“Renzi, Berlusconi e Verdini: l’inciucio per Consob e Corte dei Conti, la spartizione delle nomine prima delle prossime elezioni”: questo è un titolo pubblicato dal Fatto Quotidiano sulle proprie pagine. “Mi auguro che Verdini questa volta non si faccia gabbare da Renzi perché fino ad adesso non abbiamo preso assolutamente nulla, pur sostenendo spesso per nostro autonomo convincimento molte riforme e pur essendo stati qualche volta determinanti”. Parole di Vincenzo D’Anna, senatore di Ala, che prosegue: “Non sono venuti né riconoscimenti né gratificazioni politiche di alcuna natura”.
Sull’apertura di Renzi alla sinistra: “Renzi – dice D’Anna parlando a Radio Cusano Campus – ha fatto un errore di superbia, quando dopo le europee gli abbiamo detto di creare una nuova formazione politica chiamata Partito della Nazione, nel quale far confluire i liberal socialisti e i liberal popolari. Ora ci stanno arrivando ma per altre strade, per via parlamentare, perché con questa legge elettorale probabilmente bisognerà scegliere un governo di larghe intese ed è meglio Renzi-Berlusconi piuttosto che Salvini-M5S”.
“Bersani, D’Alema, tutti gli ex, i vetero e i post comunisti sono andati via perché non accettano che un ragazzetto che non viene dalle fila del Partito Comunista gli abbia tolto il giocattolo di mano. Non accettano di vedere lo Stato come qualcosa da modernizzare. La visione pauperistica, assistenziale e clientelare che è stato il tratto distintivo delle politiche socialiste in Italia non è più possibile, quelli come D’Alema e Bersani questa cosa non riescono a digerirla, sono con la testa nel passato e i piedi nel trapassato remoto. Forse si tratta di un analfabetismo di ritorno”.
Su Grasso e Boldrini: “Sia Boldrini che Grasso stanno facendo una pessima figura perché fino a quando sono seduti su quello scranno dovrebbero evitare di fare i partigiani, stanno dando un pessimo esempio della terzietà e dell’autonomia dalla bagarre politico parlamentare che dovrebbero avere”.
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