Matteo Salvini non ha dubbi: “Lo stupro e’ secondo me un reato piu’ grave dell’omicidio a prescindere da chi lo compie. Ma se lo commette uno a cui ho dato il pane, e’ doppiamente piu’ grave”. “Sono contento che il Santo Padre parli dell’accoglienza e dei suoi limiti: noi siamo per una migrazione controllata, qualificata, come capita in Australia e negli altri paesi civili, no a capocchia”.
Intervenendo sulla vicenda dell’omicidio della sedicenne Noemi Durini ad opera del suo ragazzo: “I diciassettenni di oggi sono diversi da quelli del passato, sono molto piu’ violenti: dobbiamo togliere le attenuanti generiche ai minori che compiono crimini del genere. Queste belve devono essere giudicate come gli adulti”.
“La cittadinanza – dice il leader della Lega a Radio Capital – e’ una scelta consapevole, come la patente, e non un regalo che si trova nelle patatine. L’Italia e’ il paese che ha concesso piu’ cittadinanze nell’Europa a 28 negli ultimi anni, la legge vigente funziona, non c’e’ bisogno di una nuova” sullo Ius soli.
Sulla legge Fiano sui simboli del fascismo, l’europarlamentare ha aggiunto: “La storia passa attraverso il grattamento delle scritte Dux? E’ follia, la storia va studiata perche’ non si ripeta, ma non serve andare a grattare i monumenti”.
Rispondendo a un attacco politico del segretario del Pd, Matteo Renzi, sferrato proprio durante un’intervista rilasciata alla stessa trasmissione nei giorni scorsi: “Lombardia e Veneto, che da sole fanno il 33% del prodotto interno lordo italiano, da 20 anni sono governate dai ‘pericolosi’ leghisti” e “se abbiamo 300 sindaci in giro, evidentemente la gente non ci considera cosi’ pericolosi”. “Non vedo l’ora di governare a livello nazionale, soprattutto per la squadra e il programma che abbiamo alle spalle”. “Per quello che sta facendo, la Lega e’ affidabile per molti cittadini, e per la prima volta anche al centro e al sud del paese. Sono pronto a vincere e a fare il premier ed e’ certo che ho in mente una squadra di governo, ma i nomi non li faccio. Ci sono anche tecnici, non ma alla Monti, pero’: e’ gente che fa della politica una passione”.
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