Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una delegazione dei partecipanti alla Conferenza dei consoli italiani nel mondo e ha affrontato alcune tematiche relative alla presenza dei nostri connazionali all’estero: “Occorre fare i conti con il presente e con le domande emergenti dai richiamati nuovi fenomeni di emigrazione dall’Italia, che alcuni preferiscono definire con l’espressione ‘nuova mobilità'”.
Mattarella iniziando il suo intervento ha espresso il suo ringraziamento ai consoli che svolgono “un’attività complessa e delicata, talvolta svolta in condizioni ambientali non agevoli e con una scarsa disponibilità di risorse”.
“A differenza del passato, un numero crescente di nostri connazionali decide di espatriare per periodi definiti e con obiettivi precisi”, “l’osmosi tra antica e nuova mobilità ha un grande valore e ci consente, tra l’altro, di diffondere all’estero un’immagine più puntuale e attuale”, ha osservato Mattarella che poi, rivolgendosi ai consoli, ha aggiunto: “Rappresentate le Istituzioni dello Stato, in comunità spesso lontane e remote, ma sempre attente alla propria identità, sempre attente a mantenere il contatto con il Paese d’origine, e con capacità di integrazione e di proposta nelle diverse società in cui operano”.
“In questo contesto, la vostra iniziativa” della Conferenza che si tiene alla Farnesina oggi e domani “deve essere funzionale a favorire una crescente ‘circolarità’ nella mobilità dei nostri connazionali – oltre che dei cittadini stranieri che nutrono interesse per l’Italia – in modo che le competenze sviluppate o perfezionate all’estero possano sempre essere poste al servizio dell’arricchimento culturale, economico e sociale della Repubblica”.