“Non c’è nessuna alternativa all’alleanza tra Lega e Forza Italia. Dove c’è stata ha funzionato, dove c’è funziona”. Lo afferma il governatore lombardo Roberto Maroni, in una intervista al Corriere della Sera. E aggiunge che se Berlusconi “non si convince, non si va a elezioni neanche se lo vogliono Renzi, Salvini e Grillo. C’è poco da fare”.
“Io a Salvini l’ho consigliato: piuttosto che dialogare con Renzi, che si è impigliato nella rete, dovrebbe discutere con Berlusconi, che è tomato a dare le carte”, “condivido la posizione di votare subito. Io sono sempre a disposizione, ma oggi tocca a Salvini convincere Berlusconi”.
Quindi il tema delle primarie: “Sono favorevole, le ho fatte nella Lega il 7 dicembre 2013, e il movimento scelse tra Bossi e Salvini. Si può ragionare sul fatto che le primarie servano soltanto a designare il candidato premier e non il leader della coalizione, e non è detto che il premier debba essere un segretario di partito”.
Di Bossi dice: “E’ fuori classifica. Quando fui eletto segretario, lui faceva interviste per dire che ero un traditore. Ma lui può dire quello che vuole, perché senza di lui nessuno di noi sarebbe dove è. Anzi, se dovesse valere la regola delle due candidature al massimo, per lui farei un’eccezione. Detto questo, il segretario della Lega è Salvini e la Lega farà come dice lui”.
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