“Abbiamo vinto noi, la presidenza della Camera spetta alla Lega”. “No, i vincitori siamo noi, siamo il partito più votato, la Camera va al Movimento 5 Stelle”. Matteo Salvini e Luigi Di Maio non riescono a mettersi d’accordo. Il problema nasce dal fatto che entrambi rivendicano di aver vinto le elezioni. E così entrambi si sentono in diritto di puntare allo scranno più alto di Montecitorio.
Intanto proseguono le consultazioni tra i partiti sulle presidenze delle Camere. Il leader leghista usa più che altro il telefono per contatti rapidi e informali con i leader degli altri partiti, mentre il Movimento 5 Stelle, con i capigruppo Danilo Toninelli e Giulia Grillo, preferisce incontri faccia a faccia.
Dagli altri partiti arriva la richiesta di figure autorevoli e di garanzia, in un partita che deve tenere separate la questione delle presidenze da quella del governo. Ma non sarà facile.
“Ieri, durante la telefonata con Salvini, gli ho ricordato che il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica del Paese – scrive Di Maio – con il 32% dei voti, pari a quasi 11 milioni di italiani che ci hanno dato fiducia, e che alla Camera abbiamo il 36% dei deputati. Per noi questa volontà e’ sacrosanta e vogliamo che venga rispecchiata attraverso l’attribuzione al Movimento della presidenza della Camera dei Deputati”.
“Cosi’ come Salvini ha riconosciuto il nostro straordinario risultato, anche io ho riconosciuto il successo elettorale ottenuto dalla Lega”, spiega Luigi Di Maio sul blog delle stelle. Ma il capo politico del M5S non ha alcuna intenzione di rinunciare alla presidenza della Camera.
Giacomo Portas, eletto alla Camera nel Pd, commenta: “Salvini e Di Maio si beccano per la presidenza della Camera come i polli in un pollaio. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora stiamo messi malissimo”.