“L’incontro dei direttori degli Istituti di cultura, promosso alla Farnesina dalla Direzione generale per la promozione del sistema Paese, ha offerto molteplici motivi di interesse sia sul piano politico che operativo. I Ministri Alfano e Franceschini, infatti, hanno confermato l’orientamento del governo di proseguire nell’indirizzo politico già delineato dal Governo Renzi, vale a dire di considerare la promozione della lingua e della cultura italiana all’estero come una leva strategica tra le più efficaci e originali di cui l’Italia possa disporre per la sua internazionalizzazione. La creazione nella legge di bilancio 2017 di un fondo quadriennale di 150 milioni di euro finalizzato a sostenere questo sforzo ne è una prova inequivocabile e rappresenta, nello stesso tempo, un’occasione da cogliere per imprimere una svolta all’intero sistema”. Così in una nota Francesca La Marca, Pd, eletta nel Nord e Centro America e residente in Canada.
“Il Direttore Vincenzo De Luca, inoltre, sia negli interventi diretti che nell’impostazione data al convegno, ha insistito molto sulla necessità di realizzare una promozione fortemente integrata sia tra le diverse azioni di natura culturale adottate da una pluralità di soggetti che tra i diversi settori di intervento, in modo da fare massa critica e presentarsi come un sistema unitario.
La varietà delle esperienze riferite dai direttori degli Istituti, frutto in genere di situazioni maturate sul campo, hanno dato una prova non solo delle professionalità di cui la struttura dispone, ma anche della varietà delle situazioni da affrontare, ognuna delle quali, soprattutto nelle aree di nuovo interesse strategico, si presenta con caratteri peculiari che richiedono risposte specifiche e mirate.
Nel complesso, si è trattato di un’importante verifica dello stato dell’opera in un campo, ripeto, di interesse strategico, e nello stesso tempo di un utile punto di partenza di un disegno innovativo e incisivo, che consenta all’Italia di investire la sua migliore risorsa, il prestigio e la suggestione della sua cultura non solo tradizionale ma anche contemporanea, come quella legata al design, alla moda, alla cucina e all’eleganza del made in Italy”.
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