Prosegue il dibattito che ruota intorno a Comites e CGIE dopo le dichiarazioni dell’On. Simone Billi, deputato eletto con la Lega nella ripartizione estera Europa, che vorrebbe eliminare i due organismi di rappresentanza degli italiani nel mondo.
Dario Signorini, presidente del Comites di Buenos Aires, ritiene “sfortunatissime” le dichiarazioni dell’onorevole leghista. Signorini è convinto che Billi non sappia quali sono i compiti del Comites.
“Il Comites della Circoscrizione Consolare di Buenos Aires, tra i più importanti al mondo per numero di concittadini residenti iscritti all’anagrafe, fa il suo lavoro immerso in una realtà, quella dell’Argentina (un paese emergente), nella quale il Consolato non può far fronte a tutte le richieste di assistenza sociale”, scrive Signorini. “Per questo è stata siglata una convenzione tra il COMITES di Buenos Aires e l’Ospedale Italiano che consente agli italiani di accedere ad assistenza medica di primissimo livello ad un costo contenuto”.
Billi vorrebbe chiudere Comites e CGIE per destinare quelle risorse – circa 3 milioni di euro secondo il deputato – alla rete consolare. Ma tra le altre cose, Signorini spiega: “Anche se siamo d’accordo con l’Onorevole Billi sul fatto che c’è bisogno di attuare un rafforzamento della rete consolare, le risorse e metodologie devono essere diverse, in considerazione del fatto che in maniera scorretta si è deciso di mettere un prezzo ad un diritto umano fondamentale qual è il riconoscimento della cittadinanza, ma poi questo denaro non è mai andato a rafforzare la rete consolare. In un’ottica futura, vorremmo continuare a sviluppare relazioni di collaborazione tra il Comites e i rappresentanti diplomatici – conclude Signorini – per promuovere l’apertura di altre porte anche in campo commerciale e per lo sviluppo delle relazioni tra l’Italia e altri paesi dove questa istituzione abbia rappresentanza”.