Positivo incontro con l’esecutivo del Com.It.Es. di Victoria e Tasmania, con la presenza di Bruno Mascitelli e Riccardo Armillei, autori del rapporto “2004-2016: un nuovo esodo italiano in Australia?” per fare il punto su flussi migratori, politiche migratorie e comunità italiana. Importante per noi è far partire una riflessione proprio dalla sfida che in queste ore la nuova amministrazione degli Stati Uniti pone a tutto il mondo. Partire dalla risposta di alcuni Paesi, come il Canada, che dobbiamo tutti apprezzare e sostenere, anche perché oggi paga un prezzo di dolore e morte con l’attentato terroristico alla moschea a Québec City. La prima risposta è la vicinanza, a tutte le vittime ed alle loro famiglie, poi la solidarietà, ed infine la forza delle nostre idee, dei nostri valori e principi e della democrazia”. A scrivere è l’On. Marco Fedi, deputato Pd eletto all’estero e residente in Australia.
“Dobbiamo partire da Italia ed Australia, dalle prove che questi due Paesi saranno chiamati a dare nei prossimi mesi: in modo diverso, sia Italia che Australia, il resto del mondo, tutti noi, saremo messi alla prova, con le nostre certezze, i nostri pregiudizi e la nostra capacità di essere comunità aperte, di cittadini ma anche di persone. Il lavoro del Com.It.Es., l’azione sinergica del CGIE e dei Parlamentari, sono il nostro primo impegno comune. Impegno per la continuazione dell’analisi sui flussi migratori, approfondendo gli aspetti legati alle politiche migratorie ed in particolare ai visti verso l’Australia. In questa direzione andranno approfonditi anche i temi legati alla fiscalità ed alla previdenza”.
“Sui temi più generali della diffusione di lingua e cultura italiane nel mondo, è stato espresso apprezzamento per il parere espresso dal CGIE: sono state sollevate giuste perplessità, anche in sede politica, rispetto al progetto generale di revisione che ora attende il parere del Parlamento.
Particolarmente significativa la discussione sui servizi consolari e sul progressivo indebolimento della sede di Melbourne. Indispensabile procedere alle sostituzioni del personale di ruolo arrivando al completamento del quadro degli organici. In aggiunta, per il personale a contratto, nonostante gli impegni assunti, continuano a mancare risposte – sottolinea Fedi – relativamente sia agli aumenti retributivi che al pagamento degli stipendi in dollari australiani. In questo senso nei prossimi giorni interrogherò la Farnesina”.
Significativo, infine, l’appello rivolto dall’On. Fedi a tutta la rete di presenze in Australia affinché riconoscano e rafforzino il lavoro svolto dai Patronati a tutela dei pensionati e del mondo del lavoro.
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