Ricardo Merlo deve essere impazzito. In questi giorni il fondatore e presidente del MAIE sta maturando una folle convinzione.
Stufo delle inconcludenti chiacchiere dei partiti romani che stanno mantenendo in bilico l’Italia da quasi due mesi ormai, annusata l’aria di elezioni che ha iniziato a soffiare con forza, Merlo, anziché pensare a godersi l’elezione al Senato come stanno facendo tanti suoi colleghi, è pronto a tornare nel ring della campagna elettorale con più forza di prima, sicuro com’è del fatto – incredibile a dirsi – che questa volta riuscirà a conquistare il deputato in Nord e Centro America e il secondo deputato in America Meridionale: “Questa volta non mi fregano”.
“Mi sono rotto, spero si vada a elezioni”, dice il senatore a chi gli sta più vicino, “me ne frego della poltrona, lo avevo detto un anno fa che non avrebbe vinto nessuno a queste elezioni. Ora basta con questa telenovela”.
Vorrebbe elezioni a giugno, Merlo, al massimo d ottobre, subito dopo l’estate, “ma sei mesi di campagna elettorale non farebbero bene al Paese”. Dunque “basta perdere tempo, se i partiti non riescono a mettersi d’accordo torniamo a dare la parola agli elettori prima possibile”, continua a ripetere il parlamentare sudamericano.
Come fa Merlo, animale politico per eccellenza, ad essere così sicuro di poter aumentare i numeri del MAIE se si dovesse tornare al voto? Mistero.
Glielo chiederemo, in una prossima video intervista che ItaliaChiamaItalia ha già in programma con il senatore residente a Buenos Aires. Ma fin d’ora, quando affronta il tema elezioni in America Settentrionale e Centrale con la sua squadra, Ricardo Merlo ha solo una cosa in testa: il numero otto.
Come l’8 e passa per cento che il Movimento Associativo Italiani all’Estero ha saputo conquistare in quella ripartizione estera, partendo da zero, in un solo anno di lavoro.
“Quello è un capitale che vale oro”, evidenzia il presidente del MAIE. Si vede che si sarà fatto i suoi conti.
Certo è che dal punto di vista della campagna elettorale non ha nulla da imparare da nessuno, visto che da sempre risulta il parlamentare più votato oltre confine, ogni volta recordman di preferenze personali. Alle politiche 2018 tuttavia ha fatto qualche errore di valutazione. Lui lo sa, e ancora si sta facendo un bagno di umiltà per quello. Gli fa bene, deve imparare a saper criticare se stesso. A volte è proprio la troppa sicurezza che induce a sbagliare.
Non sappiamo se torneremo presto al voto, la situazione si sbloccherà probabilmente già nei prossimi giorni e avremo così le risposte. Se davvero dovessero essere elezioni anticipate, beh, Ricardo Merlo sta scaldando i motori. Lo scorso 4 marzo aveva detto “da domani sono in campagna elettorale”. E’ già in ritardo.