Il 7 aprile in ogni circoscrizione consolare dell’America latina si realizzeranno manifestazioni, sit in e cortei davanti a ogni sede consolare locale, con lo scopo di richiamare l’attenzione del Governo Pd sul disastroso stato in cui versa la rete Consolare Italiana in America Latina. E’ una iniziativa organizzata e promossa dal MAIE, il Movimento Associativo Italiani all’Estero presieduto dall’On. Ricardo Merlo.
“Basta smantellare la nostra rete Consolare, ridiamo dignità agli italiani all’estero”, questo il messaggio della giornata del 7 aprile, che già è stata soprannominata 7A.
“Questa giornata di manifestazioni davanti ai consolati è stata fortemente voluta dal MAIE perché la situazione della rete diplomatica e dei servizi consolari è insostenibile – ha affermato l’on. Mario Borghese – E’ fondamentale svelare agli occhi di tutti quali siano stati gli effetti di quattro anni di governo Pd sulla politica per gli italiani all’estero”.
Merlo, presidente MAIE, ha aggiunto: “Se si continua così la rete Consolare può esplodere da un momento all’altro. In molti Consolati latinoamericani è impossibile avviare una pratica di cittadinanza e in altri i tempi per rinnovare un passaporto sono assurdamente lunghi. Oltre alla vergognosa chiusura del Consolato di Montevideo si rilevano altri problemi che riguardano il misero e precario trattamento economico del personale a contratto che in alcuni paesi riceve salari completamente svalutati; la mancanza di personale per garantire servizi adeguati ai nostri connazionali, problema che ha una ricaduta sui consoli e sui lavoratori consolari, che non riescono a soddisfare adeguatamente la domanda di servizi; l’esiguo contributo economico ai Viceconsoli onorari, che pur svolgono una lodevole missione con risorse minime, spesso personali, totalmente insufficienti; la mancanza in alcuni paesi di sedi adeguate”.
Claudio Zin, senatore del MAIE, ha presentato il documento che da oggi comincerà a circolare nelle reti sociali:
“Manifestiamo perchè vogliamo che le cose cambino e ci batteremo per questo. Richiediamo al Governo PD di rispondere al grido di dolore di una comunità che si sente presa in giro. Manifestiamo perché abbiamo assoluto bisogno di servizi consolari efficienti e moderni. Pretendiamo che i consolati siano messi nelle condizioni di fornire normalmente servizi adeguati all’immagine dell’Italia, quale nazione facente parte delle massime potenze mondiali. Senza garanzia dei diritti non c’è giustizia né parità nei confronti degli italiani che vivono in Italia.
Manifestiamo perché noi non siamo cittadini di serie B. Pretendiamo di avere accesso agli uffici consolari e di avere un trattamento consono alla dignità umana: ciò significa senza file e senza attese illusorie di aperture di turni on line, che non si aprono mai.
Vogliamo dare risorse adeguate ai nostri diplomatici e a chi lavora nelle nostre sedi Consolari.
Manifestiamo perché la nostra rete consolare è un elemento fondamentale della struttura dello stato italiano. Il personale addetto ai consolati, di carriera o assunto in loco, svolge servizi essenziali al pubblico e rappresenta la carta d’identità dell’Italia nel mondo. Noi vogliamo che essi diventino la rappresentazione di un’Italia più veloce, moderna, efficiente e al passo con la sempre maggiore globalizzazione”.
La segretaria organizzativa del Movimento ha informato che già hanno aderito le sezioni MAIE e altre organizzazioni istituzionali in San Paolo, Curitiba, Porto Alegre, Recife, Rio di Janeiro, Mendoza, Buenos Aires, Lomas de Zamora, Moròn, La Plata, Rosario, Còrdoba, Mar del Plata, Mendoza, Bahìa Blanca, Montevideo, Santiago, Asuncion, Caracas, Maracaibo, Lima, Santo Domingo, Città del Messico, San Josè di Costa Rica e si attende l’adesione di altre Circoscrizioni Latino americane.
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