Vincenzo Arcobelli, CGIE Usa, si è fatto promotore di un’iniziativa per l`intitolazione di una Sala/Aula del Ministero degli Esteri, alla figura dell`indimenticabile On. Mirko Tremaglia, unico Ministro per gli Italiani nel mondo. L’esponente del CTIM ha chiesto l’adesione ai suoi colleghi del CGIE e molti di loro la stanno dichiarando. Con un’eccezione. Il Consigliere Matteo Preabianca, designato dal Movimento 5 Stelle, ha risposto così:
“Cari colleghi, mi spiace, ma non supporto l’iniziativa. Credo non sia appropriato onorare tale nome. Per una cosa “giusta” che avrebbe fatto, non si puo’ cancellare un passato imbarazzante. Vi ricordo: 1. Aderi’ alla Repubblica Sociale Italiana; 2. Nel 2004 in seguito della bocciatura della nomina di Rocco Buttiglione a commissario europeo, scrisse: “Purtroppo Buttiglione ha perso. Povera Europa: i culattoni sono in maggioranza”. Saluti, MP”.
Immediata la replica del “collega” Gian Luigi Ferretti:
“Il costosissimo Consigliere Preabianca, designato dal Movimento 5 Stelle, che lo fanno venire dall’Australia a spese dei contribuenti giusto perchè sulla Luna non hanno ancora nessuno, ha dato una rara dimostrazione di ignoranza e faziosità. Non si deve dedicare una sala a Mirko Tremaglia aderì alla RSI? Sì, colui che poi diventò Ministro della Repubblica,
aderì alla RSI a 16 anni. Come aderirono Giovanni Spadolini, che secondo il metodo Preabianca non avrebbe mai potuto diventare Capo del Governo. Come il paracadutista volontario Dario Fo e Giorgio Albertazzi, il regista Marco Ferreri e gli attori Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni, Raimondo Vianello, Walter Chiari, Hugo Pratt, Paolo Ferrari, Paolo Carlini, Enrico Maria Salerno, Rossano Brazzi, Lina Volonghi, Ernesto Calindri, Lia Zoppelli, Carlo Dapporto, Alberto Burri, Ardengo Soffici, Mario Sironi, Giuseppe Berto, Dino Buzzati, Giovanni Comisso, Margherita Hack. Solo per citare i che mi vengono in mente”.
Ferretti prosegue: “Che ci fa il feroce antifascista Preabianca nel partito di Di Battista e di Di Maio? Il primo, sempre secondo il metodo Preabianca, dovrebbe abiurare il padre Alessandro che proclama: “Io di destra? Sono fascista!”. Il secondo dovrebbe abiurare il padre Antonio, che è stato dirigente del MSI prima e di Alleanza Nazionale poi, proprio come Tremaglia”.
“Si guardi il video (che pubblichiamo in questa pagina, ndr) nel quale Beppe Grillo dialoga con il leader di CasaPound e dice: «Avete idee condivisibili, alcune più, alcune meno. Ma se un ragazzo di CasaPound vuole entrare a far parte del Movimento, non vedo problemi oggettivi. Questa è democrazia», ricordando che no, «l’antifascismo non gli compete».
Non si deve dedicare una sala a Tremaglia per la sua battuta sui “culattoni”? Davvero si può giudicare chi ha dedicato tutta la sua vita all’affermazione dei diritti degli italiani all’estero per una sola frase, più o meno felice? Davvero il Peabianca, che emette la sentenza di prescrizione, è un aderente al movimento di quel Beppe Grillo protagonista di quel famosissimo episodio quando, in un comizio a Bologna, si rivolse pubblicamente a Nichi Vendola dicendo, testualmente, “At salut, buson!”. Buson in dialetto bolognese è l’esatto equivalente di culattone nel dialetto bergamasco di Tremaglia.
Episodio isolato? Mica tanto, l’anno scorso per esempio, lo stesso Grillo dichiarò che essere gay sarebbe “grave” quanto ricevere un avviso di garanzia o essere indagati per spaccio di droga. Parlando di un non meglio precisato “sistema” contro il M5S, ha dichiarato: «Mi aspettavo molto di più. Un avviso di garanzia a me, cinque chili di cocaina nella macchina e finalmente la scoperta che lui (indicando Luigi Di Maio) è omosessuale».
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