Pietro Cappelli, imprenditore italiano residente in Svizzera, coordinatore MAIE San Gallo e consigliere del Comites locale, nei giorni scorsi ha partecipato al più vecchio e conosciuto talkshow svizzero, invitato da Daniela Lager, una giornalista molto conosciuta, paragonabile al nostro Bruno Vespa. La Trasmissione si chiama Persönlich e chi viene invitato deve essere una persona che si è distinta per aver fatto qualcosa di speciale nella vita. I candidati a parlare sono due e Pietro era in compagnia di una donna che ha avuto come lui una vita laboriosa e si è impegnata per raggiungere il successo nel suo campo.
Di domenica mattina alle ore 10 sono in ascolto circa 500mila persone in Svizzera e altrettanti seguono dopo online; di questi, almeno 100mila sono di origine italiana. Per Pietro è stata davvero un’opportunità che capita solo una volta nella vita: chissà quanti politici vorrebbero avere la stessa opportunità!
Cappelli ha parlato della propria comunità, dell’importanza di mantenere saldi i nostri valori e forti le radici dell’italianità. Ha raccontato poi della sua esperienza come consigliere Comites, “uno strumento che ci consente di poter assistere in maniera migliore i connazionali e di fare da anello di congiunzione con le nostre istituzioni diplomatiche”, ha spiegato l’imprenditore italiano di origini siciliane.
“Per me è motivo di orgoglio e di grande gioia avere partecipato alla trasmissione radiofonica. Ho potuto parlare della mia infanzia in Italia, del viaggio nel 1966 e di come ho vissuto in Svizzera negli ultimi 50 anni. Ho potuto raccontare come ho reagito con angoscia esistenziale ai Referendum contro gli italiani nel 1970 1974 e nel 2016! E come mi sentivo trattato da straniero in Svizzera”, racconta Cappelli, che prosegue: “Ho spiegato agli spettatori che un emigrante ha due cuori e nel tempo perde la sua identità! E non accetto che nel 2017 ancora ci sia qualcuno che deve lasciare il suo Paese per motivi economici che sono per certi versi anche politici!”.
Pietro Cappelli durante la sua partecipazione al programma ha parlato anche di MAIE, naturalmente: “Il Movimento Associativo Italiani all’Estero è sempre più forte in Svizzera”, ha detto”, l’unico movimento davvero attento agli italiani nel mondo”. “Riceviamo sempre maggiore consenso da parte di chi ci segue e contiamo di aumentare il numero dei simpatizzanti grazie alla nostra più ampia visibilità sui media”.
Il consigliere Comites si dice entusiasta dopo la trasmissione: “Ora in Svizzera tutti sanno cos’è il MAIE”, commenta. “Continuo a ricevere messaggi di complimenti, per email, per telefono, sui social. Tantissime inoltre le persone che dopo questa intervista mi hanno contattato per capire di più sul MAIE e per partecipare ai nostri prossimi incontri”.
Circa trecento persone hanno ascoltato in studio l’intervista, “non se l’aspettavano questo successo, nemmeno la Radio Svizzera!”, ha commentato Cappelli, “non c ‘era posto per tutti a sedere”.
Dopo lo show, naturalmente, per tutti una fetta del miglior panettone del mondo, il Panettone di San Gallo, prodotto proprio da Pietro Cappelli.
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