Continua il botta e risposta a distanza tra Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia eletta nel Nord e Centro America, e Marco Fedi, deputato Pd eletto all’estero e residente in Australia. Tanto che, nella replica di Nissoli, Fedi diventa “Marco l’australiano”: “L’australiano pur di farsi pubblicità mi attacca con fake news”, accusa l’onorevole bionda.
Nei giorni scorsi, proprio prima di Natale, Fedi aveva voluto svelare quello che, secondo lui, era stato il bluff di Nissoli. Ma la deputata residente negli States non ci sta e con una lettera inviata alla nostra redazione risponde a modo suo al deputato dem e lo fa punto su punto.
Di seguito, il testo integrale del messaggio dell’On. Nissoli
LA LETTERA
Carissimi elettori della Circoscrizione del Centro e Nord America,
le elezioni si avvicinano e, per coerenza con la mia storia e con la fiducia che mi avete concesso, intendo affrontare la campagna elettorale all’insegna del rispetto verso gli avversari politici e della correttezza delle dichiarazioni pubbliche. Devo tuttavia prendere atto che ci sono parlamentari che operano diversamente e cercano di trascinarmi in una polemica politica di basso livello. Non lo permetterò ma, al tempo stesso, sono costretta a replicare ad affermazioni infondate e offensive, per difendere non solo il mio lavoro in Parlamento ma soprattutto la mia dignità di donna, spesso caparbia e ostinata ma cosciente del fatto che il mio ruolo è quello di sostenere i diritti degli italiani all’estero, costi quel che costi.
I fatti. La settimana scorsa sono apparse sulla stampa dichiarazioni del deputato PD Marco Fedi, improntate ad acredini personali e prive di fondamento. In particolare, tale deputato (eletto in Australia), con il chiaro intento di denigrare il mio lavoro, ha contestato la mia storia personale in Parlamento e la mia capacità politica, auspicando che “Nissoli perda le elezioni”.
Evidentemente il PD teme una disfatta presso gli elettori all’estero, dopo anni di nulla e una disattenzione totale del Governo verso i connazionali all’estero, e cerca la polemica personale in assenza di argomenti propositivi. Nonostante le accuse faziose non scenderò, non scenderemo a questo livello. Gli italiani all’estero non hanno bisogno delle sterili polemiche tra parlamentari.
Lo stesso gentiluomo contesta poi la mia dichiarazione secondo cui “l’opposizione corre in aiuto degli italiani all’estero”. Il pomo della discordia di tale velenosa polemica è l’emendamento 33-bis. 11, proposto da me e poi assorbito nel 33 bis.22 di Fedi. Secondo Marco l’australiano l’emendamento non sarebbe stato assorbito ma bocciato, contraddicendo chiaramente gli atti parlamentari e la dichiarazione dell’on. Francesco Boccia che dice: “Francesco Boccia, presidente e relatore, … avverte che l’emendamento Fitzgerald Nissoli 33-bis.11 risulta assorbito dalla approvazione dell’emendamento Fedi 33-bis.22 …”.
L’attacco proditorio di Marco l’australiano è pertanto una bugia siderale, smentita dai fatti e dai documenti parlamentari: l’opposizione al Governo ha esattamente fatto quanto da me dichiarato, cioè ha sostenuto un proprio emendamento favorevole agli italiani all’estero, che non è stato bocciato ma assorbito in quello approvato.
Mi rincresce pertanto che ancora una volta l’on. Fedi abbia perso un’occasione più unica che rara per elevarsi, come solo i veri leader sanno fare, sopra le parti e abbia preferito invece auto proclamarsi “beato” solo per rispondere alle esigenze di una politica che, di fatto, non ha mai offerto nulla (né offrirà) agli italiani all’estero.
Con questo spero il sipario si chiuda definitivamente su una polemica faziosa e infondata, penosamente artefatta da Marco l’australiano, ma che sa soltanto di “fake news”.
Fucsia Nissoli Fitzgerald
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