L’accordo per il contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega è stato raggiunto. Nei giorni scorsi ItaliaChiamaItalia ha evidenziato come il programma gialloverde contenesse alcuni dei temi che più da vicino interessano gli italiani nel mondo (leggi qui per approfondire).
Oggi, in una nota targata Lega, si legge: “Come già rilevato dagli elettori e da alcuni osservatori, le prime bozze del Contratto di Governo non facevano alcun riferimento agli italiani all’estero. Successivamente, grazie al supporto di Guglielmo Picchi, a lungo rappresentante in parlamento degli italiani residenti all’estero ed attualmente eletto in Toscana per la Lega Salvini Premier, sono state introdotte in questo Contratto le principali istanze proposte da Simone Billi“.
Billi è il deputato del Carroccio eletto nella ripartizione estera Europa alle ultime Politiche. E’ chiaramente un uomo di Picchi, che pur non essendo più tra gli eletti all’estero continua a manovrare da dietro.
“È chiaro – ci tiene a far sapere Billi – che la mia azione politica nella nuova legislatura non si limiterà a questi soli punti specificatamente indicati nel Contratto, ma lavorerò per concretizzare il mio programma nella sua interezza”.
Picchi da parte sua assicura: “Dopo anni passati all’estero sono particolarmente sensibile alle esigenze e alle problematiche dei nostri connazionali emigrati, continuerò ad adoperarmi affinché vengano affrontate e risolte nel miglior modo possibile”.
Fin qui i virgolettati. I lettori tuttavia ricordano bene le prime dichiarazioni da eletto all’estero dell’On. Billi, fatte durante una riunione del Comites di Londra: “Comites e CGIE? Vanno chiusi, rappresentano il passato, dobbiamo guardare avanti” (GUARDA IL VIDEO).
Parole che sono state rispedite al mittente da parte dei rappresentanti dei due organismi istituzionali, ovvero da coloro che stanno accanto ai connazionali per spirito di volontariato e che prestano loro una preziosa assistenza, soprattutto in tempi in cui la rete consolare è stata massacrata da tutti i precedenti governi, al di là del loro colore politico.
Giorni dopo quelle dichiarazioni, l’On. Billi, intervistato dal nostro giornale (leggi l’intervista integrale qui), ha confermato la sua volontà di abolire i Comites e il Consiglio Generale degli Italiani all’estero, ma – ha aggiunto – “sono disponibile a migliorarli”. Le parole esatte sono state: “Ad oggi dico chiudiamo Comites e CGIE. Ma sono disponibile a lavorare con tutti se si vogliono riformare”.
Dunque, ricapitoliamo. Nella sua diretta video da Londra il deputato leghista, con grande sicurezza e forte determinazione, quasi con spavalderia, ha sentenziato “Comites e CGIE vanno chiusi”. Nella nostra intervista ha ribadito il suo punto di vista e oggi, con un comunicato diffuso dalla Lega, scopriamo che la riforma di Comites e CGIE è nel contratto proprio grazie a lui?
Nella nota si legge “sono state introdotte in questo Contratto le principali istanze proposte da Simone Billi”. Ma l’unica cosa certa che abbiamo imparato riguardo Billi è che lui Comites e CGIE li chiuderebbe domani mattina. Fossero state inserite nel contratto Jamaica “le principali istanze” proposte dall’onorevole residente in Svizzera, il documento dovrebbe dire ben altro: dovrebbe dire, appunto, “abolizione di Comites e CGIE”. No?
Mah, ragazzi, che confusione. Non ci bastava quella a livello nazionale, con un governo che non c’è dopo quasi tre mesi. Ci mancavano pure Guglielmo Picchi e Simone Billi. A noi questa storia che gli italiani nel mondo sono entrati nel contratto M5S-Lega grazie a loro puzza un po’. A voi?
Forse lo slogan “governo del cambiamento” sottintende un governo delle giravolte continue. Meno male che questo fine settimana ci sarà il sole. Meglio andare al mare.