“Gli italiani residenti in Messico hanno bisogno di un Consolato di primo livello, con un edificio proprio, non un ufficio dentro l’Ambasciata; e devono potersi sentire a casa propria quando entrano nell’Ambasciata italiana”. Così l’On. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE, intervistato da una web tv a Città del Messico.
“Purtroppo – osserva Merlo – la classe politica italiana vede l’albero e non il bosco, insegue le urgenze e non si occupa di ciò che è davvero importante. Siamo all’estero cinque milioni di italiani, 60 milioni di discendenti di italiani: siamo una opportunità per l’Italia, non un problema. Giro il mondo – ha proseguito il presidente MAIE – e gli italiani sono protagonisti ovunque, in tutti i settori”.
A Roma “i partiti romani pensano solo ai loro problemi interni, noi invece vogliamo cambiare rotta, essere vicini al territorio, alla gente, per risolvere i problemi dei connazionali, non della partitocrazia romana”.
Secondo il deputato eletto all’estero oggi “non ha senso parlare di destra e sinistra quando si tratta di italiani all’estero. La rete consolare è di destra o sinistra? La promozione della lingua italiana nel mondo è di destra o sinistra? Noi vogliamo pensare a ciò di cui hanno bisogno i nostri connazionali oltre confine, senza perderci in inutile polemiche”.
Discussione su questo articolo