Eugenio Marino, responsabile Italiani nel mondo del Partito Democratico, è evidentemente ossessionato dal MAIE. Altrimenti non si spiegherebbe tutta l’attenzione che dedica al movimento fondato e guidato dall’On. Ricardo Merlo. Ogni volta che rilascia una intervista, ci butta dentro il MAIE. Sempre.
L’ultima, in ordine di tempo, sembra l’abbia scritta egli stesso, domande e risposte, tanto è sdraiata. Per oltre metà di quello che si legge, il funzionario del Pd non ha fatto che parlare del Movimento Associativo Italiani all’Estero. Non di Pd, non delle iniziative che il suo partito organizza – o no – sul territorio per essere vicino ai connazionali, non del governo Gentiloni e di ciò che gli italiani nel mondo hanno da attendersi da questo esecutivo. No, Marino parla quasi solo di MAIE.
Noi, per scrupolo, siamo andati a contare le battute relative alle dichiarazioni di Eugenio Marino. Già, siamo dei precisini. Ebbene, su un totale di 5mila battute, 3700 sono dedicate al MAIE. Detto in termini meno giornalistici: Marino ha pronunciato durante l’intervista 850 parole, oltre 600 parlano di MAIE. Non possiamo che ribadirlo: l’ossessione è evidente.
C’è chi dice che Marino nell’intervista in questione parli più ai suoi, a quelli del Pd, che agli italiani nel mondo in generale. Fatto sta che appare quanto meno bizzarro che il responsabile del Pd nel mondo sia più interessato a ciò che fa il MAIE che a ciò che fa il Pd stesso. Oppure le altre forze politiche… Già, ma quali?
Di quali altre forze politiche potrebbe parlare Eugenio Marino? Oltre confine, a lavorare tra gli italiani all’estero, ciascuno secondo la propria visione politica, ci sono soltanto due squadre e si chiamano MAIE e Partito Democratico. Lo sa anche Marino. Per questo parla così. Noi, che conosciamo e seguiamo Eugenio da tempo, con amicizia possiamo dirgli soltanto #Marinostaisereno, pensa a coltivare il tuo giardino e trova il tempo per riposarti… nonostante il MAIE.
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