Consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, avviate questa mattina. Poco dopo le ore 13 è stato il turno della delegazione MAIE.
A colloquio con il prof. Conte il Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, e l’On. Salvatore Caiata, presidente della componente MAIE alla Camera dei Deputati, al momento la più numerosa a Montecitorio.
Merlo e Caiata, al termine delle consultazioni, hanno annunciato che il MAIE voterà la fiducia al governo Conte. Significativo per l’esecutivo che sta per nascere, soprattutto l’appoggio di Ricardo Merlo al Senato: il suo voto porta a 170, aumentandola di una unità, la risicata maggioranza a Palazzo Madama.
Parlando alla stampa dopo l’incontro con Conte, Merlo ha detto: “Sono presidente del MAIE, dal 2006 siamo in Parlamento, siamo stati purtroppo sempre all’opposizione perché nessun governo aveva una politica seria per gli italiani all’estero”.
Il MAIE, come sempre, è stato l’unico partito a parlare di italiani nel mondo durante le consultazioni.
“In questa legislatura condividiamo gran parte del programma di governo, è fondamentale il punto dieci, nel quale si parla di italiani all’estero” e della “rete consolare, distrutta dal governo precedente; attenzione al made in Italy; promozione di lingua e cultura; la riforma del voto all’estero”, tema su cui “noi vorremmo ci fosse “possibilità zero” di brogli; e riforma degli organismi di rappresentanza, cioè Comites e Cgie”.
“Si tratta di una vera bozza di una politica per gli italiani all’estero. È la prima volta. Quindi abbiamo deciso di appoggiare e dare la fiducia a questo programma di governo“.
IMPORTANTISSIMI I DUE VOTI DEL MAIE AL SENATO
Dopo la mattinata di consultazioni, il pallottoliere politico di palazzo Madama segna più 4 voti per il governo Conte. Anche grazie ai voti del MAIE.
Il governo, infatti, partiva con 167 sì (Lega+M5s) a palazzo Madama, dove ha margini esigui, adesso è a 171 dopo aver incassato gli ok dei due senatori della componente MAIE (Riccardo Merlo e Adriano Cario) e dei senatori Buccarella e Martelli. La fiducia, al Senato, si ottiene a quota 161. Quindi Conte ora è a più 10.
Cario ha anche lasciato l’USEI a causa di “divergenze” col partito con il quale è stato eletto, che ha scelto di stare all’opposizione.
Alla ripresa del turno pomeridiano di consultazioni, il gruppo delle Autonomie (3 senatori) non ha chiuso pregiudizialmente al governo.
Anche alla Camera, dove la maggioranza è già solida, il premier incaricato ha messo nel carniere ulteriori sì.