“Proposta di legge per l’”Istituzione della giornata della solidarietà degli italiani all’estero”, presentata dall’onorevole Mario Caruso, primo firmatario, presidente di Italia Civile Popolare. Mi viene da pensare che dovrebbe essere proprio Caruso per primo a dare la sua solidarietà agli italiani nel mondo: da sempre sostiene un governo targato Pd che non ha fatto altro che imporre nuove tasse e nuovi tagli ai connazionali. E ora se ne viene con questa proposta… Ma dico io, certa gente non ha vergogna? Ma perché lo fate? Perché fate di tutto per diventare ridicoli agli occhi di chi osserva da fuori?”. Così Ricky Filosa, coordinatore del MAIE Nord e Centro America, sul proprio profilo Facebook.
“Avete detto sì a chiusure di consolati e ambasciate, sì ai tagli alla lingua italiana nel mondo, sì a tasse su cittadinanza e prima casa in Italia degli italiani residenti oltre confine. E ora proponete una giornata di solidarietà? Risate a crepapelle, anche se ci verrebbe solo da piangere.
Cari amici #italianiallestero, la legislatura è ormai al termine e certe persone faranno di tutto per restare attaccate alla poltrona. Tocca a voi scegliere da che parte stare; dalla parte di chi non fa altro che gettarvi fumo negli occhi o di chi ha dimostrato negli anni di essere sempre al vostro fianco, con le proprie azioni, fuori e dentro il Parlamento. Tra meno di un anno si andrà a votare. Fate la scelta giusta #spazziamolivia”.
In un secondo post pubblicato sempre sulla propria pagina Facebook, Filosa scrive: “Oggi è il giorno delle barzellette. L’On. Mario Caruso tutto a un tratto si ricorda che il consolato di Manchester è stato chiuso ormai quasi tre anni fa. Chiuso da quel governo sostenuto in tutto e per tutto dal Caruso stesso. Mario ma che fai, continui a prenderci per i fondelli? E vabeh, le elezioni faranno giustizia una volta per tutte. Unica cosa che mi dispiace è vedere che il mio amico Vincenzo Nicosia, persona che stimo e apprezzo da sempre, sostiene un personaggio del genere, che ha tolto a Picchi il ruolo di fantasma di Montecitorio. E con questo ho detto davvero tutto. Le battaglie – conclude Filosa – vanno fatte subito, se ne vale la pena. Non a scoppio ritardato, in campagna elettorale. Qui nessuno è fesso”.
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