Salvatore Ferrigno si ricandida. Già deputato dal 2006 al 2008, Ferrigno – una vita passata al fianco della comunità italiana degli States – si è sempre battuto per migliorare la qualità di vita degli italiani nel mondo, in particolare di quelli residenti nel Nord e Centro America, la sua ripartizione elettorale.
Ferrigno si presenta alla Camera dei Deputati con il MAIE, il Movimento Associativo Italiani all’Estero fondato e presieduto dall’On. Ricardo Merlo. “Mi sono reso conto – spiega – che solo un movimento come il MAIE può davvero rappresentare gli interessi di noi italiani residenti all’estero”, dichiara Salvatore Ferrigno a ItaliaChiamaItalia. “In passato abbiamo avuto esperienze simili – racconta -, ma mi sono accorto presto che andare da soli e divisi è stato un errore. Il buon senso ci ha portato sull’unica strada vincente, la strada giusta, quella del MAIE, che con il presidente Merlo e altri ha già una rappresentanza parlamentare, pur non essendo legato a nessun partito. Il MAIE ha lavorato molto bene in questi anni, è sempre stato dalla parte degli italiani nel mondo, a prescindere da tutto il resto. Questo è molto importante, la nostra forza è la nostra indipendenza dalla partitocrazia romana, puntiamo solo all’interesse dei connazionali e mi auguro che molti elettori lo capiscano”.
Ferrigno non vuole proprio saperne dei partiti tradizionali, dei partiti “romani”, come li definisce il Movimento, perché – sostiene – “sono tutti contrari agli interessi degli italiani all’estero, lo hanno dimostrato negli anni e anche recentemente”.
“Esponenti del Pd, è il caso di Nicola Latorre per esempio, hanno dichiarato pubblicamente e senza alcuna vergogna che sarebbe meglio dare il voto agli immigrati in Italia piuttosto che agli italiani all’estero. Questo succede perché per il Pd e la sinistra in generale gli immigrati sono più importanti degli italiani nel mondo e dei loro discendenti. Infatti a sinistra si sono battuti fino all’ultimo per dare la cittadinanza italiana agli immigrati in Italia, quando ci sono tantissimi italiani a tutti gli effetti ai quali però non si vuole riconoscere la cittadinanza, che è un loro diritto. Anche per questo il MAIE ha votato contro lo ius soli, perché la cittadinanza italiana non si regala”.
Il PD è contro il voto all’estero e a favore del voto agli immigrati [VIDEO SCHOCK!!]
Il candidato del Movimento Associativo Italiani all’Estero ne ha per tutti: “A destra abbiamo Berlusconi che più volte ha detto che gli italiani nel mondo non dovrebbero nemmeno votare perché non pagano le tasse in Italia. A Berlusconi noi non interessiamo”.
“Non siamo mai interessati a Matteo Salvini, del resto, che fino a ieri parlava male dei meridionali e ora chiede il voto di quelli che chiamava ‘terroni’. Per anni – sottolinea Ferrigno – la Lega ha alimentato la cultura dell’odio verso il Sud Italia. In Nord America votano tanti siciliani, calabresi, pugliesi, campani. Come si fa a votare Salvini? Ma siamo matti?”.
Poi punta sul Movimento 5 Stelle, “ormai anche loro un partito romano, secondo il nostro punto di vista. Non sanno ancora che oltre l’Italia esiste un’altra Italia, vogliono abolire la circoscrizione estero però poi all’estero fanno a gara per candidarsi. Non abbiamo nulla contro il M5S in particolare, solo che per noi è un partito come gli altri, che di italiani nel mondo non si è mai voluto occupare davvero”.
Insomma, “ecco perché sostegno che solo un movimento di italiani all’estero nato all’estero come il MAIE, che nasce dal basso, dall’associazionismo di volontariato cattolico, potrà fare la differenza per noi italiani nel mondo”.
I punti principali su cui metterà l’accento Salvatore Ferrigno sono essenzialmente quattro.
CITTADINANZA
“Riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana per tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, l’hanno perduta. Questo – evidenzia Ferrigno – vorrebbe dire ridare dignità a un milione di italiani all’estero a cui è stata tolta la nazionalità italiana e che sono italiani a tutti gli effetti. Con un semplice decreto ministeriale si risolve la questione”.
PARITA’ DI DIRITTI E DOVERI
“Parità di diritti, vuol dire che un italiano nel mondo ha gli stessi diritti e doveri di un italiano residente in Italia. Questo vuole dire anche avere la tessera sanitaria, perché quando il cittadino italiano è su territorio italiano deve avere diritti all’assistenza sanitaria. Del resto, viene concessa persino agli extracomunitari, non si capisce perché lo stesso non accade con gli italiani all’estero. Anzi, si capisce bene: non c’è mai stata la volontà politica da parte dei partiti romani di trovare soluzioni”.
VIA L’IMU
“Il governo italiano a guida Pd ha abolito l’Imu per tutti, tranne che per noi italiani all’estero. Vi sembra giusto? Siamo sempre l’ultima ruota del carro. Si ricordano di noi solo quando si tratta di tassarci e di chiederci il voto. Siamo stanchi di tutto questo! L’Imu va abolita per tutti gli italiani nel mondo. Gli italiani all’estero pagano sulla loro prima e unica casa in Italia l’Imu, per giunta maggiorata, come se fosse la loro seconda abitazione. Questa è una ingiustizia, un vero e proprio furto. Con il MAIE più forte in Parlamento questa tassa iniqua verrà cancellata”.
PIU’ ATTENZIONE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO
“Nelle politiche dei governi italiani non può mancare un capitolo dedicato interamente agli italiani nel mondo e al Sistema Italia all’estero. Destra e sinistra hanno fallito, non hanno mai avuto reale volontà politica di cambiare le cose. Per questo con il MAIE faremo in modo di portare avanti il cambiamento necessario. Per esempio, credo sia giusto che gli italiani residenti oltre confine possano votare anche alle elezioni amministrative, così come votano per il referendum e le elezioni politiche”.
“Gli italiani nel mondo – conclude Ferrigno – sono i veri ambasciatori dell’Italia, comprano e consumano cibo italiano, contribuiscono alla diffusione del made in Italy nel mondo e della nostra lingua, della nostra cultura. Sono una enorme risorsa e non un peso per l’Italia, il MAIE lo sa e per questo chiede la loro fiducia, per poterli difendere nel modo giusto in Parlamento a Roma”.