Caro direttore,
Vorrei intervenire, di concerto al nostro coordinatore Forza Italia Estero Sen. Vittorio Pessina, circa il dibattito aperto recentemente dall’On. Marco Fedi del PD sulle tematica IMU per gli iscritti all’AIRE.
Dopo aver letto attentamente la dichiarazione con la quale l’On. Fedi cerca di ribaltare la realtà sul tema IMU, offendendo le centinaia di migliaia di italiani iscritti all’AIRE che fino al 2014 non pagavano l’IMU sulla loro PRIMA casa in Italia, mi sembra opportuno segnalare qualche dato e passaggio legislativo a Fedi.
Dal 1993 L’art. 1 comma 4-ter D.L 16-93 stabiliva che per i cittadini Aire si considerava adibita ad abitazione principale l’abitazione posseduta a titolo di proprietà se non locata.
Con il DI 93/2008 il Presidente Berlusconi abolì l’ICI sulla Prima Casa.
Ripetiamolo forte, il Presidente BERLUSCONI abolì l’ICI sulla Prima Casa per TUTTI gli italiani.
Successivamente il Ministero delle Finanze (risoluzione 12/2008) sollevò dei dubbi circa l’abolizione dell’ICI anche per gli AIRE in quanto non espressamente menzionati nel sopracitato DI 93/2008, secondo il Ministero serviva che i Comuni Italiani inserissero la equiparazione “prima casa AIRE” anche nei loro regolamenti comunali.
I Comuni da quel momento inserirono la equiparazione AIRE nei loro regolamenti comunali (anche perchè i formati ANCI erano e sono standard) e gli AIRE continuarono (giustamente) ad essere equiparati ai residenti in Italia venendo così esclusi dal pagamento ICI sulla loro PRIMA CASA in Italia.
Fedi puó dire quello che vuole ma i lettori di ItaliaChiamaItalia all’estero sanno benissimo di non aver pagato l’ICI per quel periodo di imposta, la loro/nostra memoria funziona benissimo.
L’ICI viene poi trasformata in IMU e l’art. 4 del D. L. n. 16 del 2012, stabilí che i comuni potevano considerare direttamente adibita ad abitazione principale l’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata.
Pertanto con il Governo Monti si diede la facoltà ai Comuni di considerare la prima casa in Italia degli AIRE quale prima o seconda casa, inserendo il tutto nei regolamenti comunali.
Fu una prima penalizzazione, a fronte di un mancato intervento dei Comuni nei loro regolamenti la casa posseduta dagli AIRE in Italia si sarebbe considerata automaticamente come seconda casa.
Tutto questo fino alla rapina alle tasche degli AIRE attuata dal Governo Renzi (votata anche dall’On. Farina) nel 2014.
Renzi, attraverso la Legge nr 80 del 23 maggio 2014 obbligò (e continua ad obbligare) TUTTI I COMUNI ITALIANI a considerare SECONDA CASA la prima casa posseduta in Italia dagli iscritti all’AIRE.
Ripetiamo anche questo, RENZI OBBLIGA I COMUNI a considerare seconda casa quella casa dove gli iscritti all’AIRE tornano a votare durante Elezioni Comunali e le elezioni Regionali.
Siamo elettori residenti quando fa comodo al PD e siamo contribuenti italiani residenti all’estero quando al PD va di tassarci.
Renzi rende esenti dal pagamento IMU solo i pensionati italiani residenti all’estero che godano esclusivamente di una pensione NON italiana, poche migliaia di contribuenti su una platea vastissima di vittime di tale sciacallaggio tributario.
E, di fatto, Renzi equipara gli AIRE ai possessori di ville di lusso e di castelli, qualsiasi altra considerazione da parte di esponenti vari del PD cozza contro le cartelle IMU che tutti noi italiani residenti all’estero da quel momento abbiamo iniziato a ricevere.
Ma non è finita qui.
Con la recente cancellazione dell’IMU per le prime case in Italia il Governo Renzi esclude da tale beneficio le PRIME CASE degli AIRE in Italia (considerandole seconde case) e, con nostro grande stupore, tutti gli eletti del PD all’estero (Fedi incluso) votarono a favore di questa pazzesca discriminazione.
Questi sono i dati ed i vari passaggi storici e legislativi relativi a ICI e IMU, tutto il resto è fumo che il PD sta cercando di buttare negli occhi di tutti gli elettori/contribuenti all’estero.
Alessandro Zehentner
Coordinatore di Forza Italia in Spagna
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