Iniziate alla Camera le Consultazioni. La delegazione del Pd è in questo momento riunita con il presidente, Roberto Fico, incaricato da Mattarella per la formazione del nuovo governo. La delegazione del Pd è formata dal segretario reggente Maurizio Martina, dal presidente Matteo Orfini e dai capigruppo di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci.
Intanto prosegue il dibattito politico: ora che il forno della Lega è chiuso, il Pd dovrebbe essere disposto a sottoscrivere un contratto con il M5S? Giuseppe Sala, sindaco di Milano, osserva: “Ci sono alcuni esponenti del Pd che non ritengono quasi legittimo, tra virgolette, parlare con i Cinque Stelle. Allora la conclusione sarebbe che il ‘Rosatellum’ era pensato per un’alleanza Pd- Forza italia, questo per me sarebbe inaccettabile. Per questo – dice a Rtl 102.5 – penso che il tentativo di Fico sia assolutamente doveroso”.
Si fa sentire anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “Di fronte a questo quadro politico preoccupante, il PD ha paradossalmente una opportunità: quella di tornare al buon vecchio ‘prima i programmi e poi le persone’. Ha questa possibilità, accettando un confronto aperto con il Movimento 5 Stelle, che ha la legittimazione popolare per voler governare, ma che deve dimostrare di volerlo fare in modo costruttivo”.
MARTINA, “VALUTIAMO IL DIALOGO…”
Concluso l’incontro con Fico, Maurizio Martina, reggente Pd, ha detto: “Non ci nascondiamo le divergenze e le difficoltà, ma ci impegniamo a valutare questo percorso impegnando i nostri gruppi dirigenti, la nostra direzione che deve essere chiamata a valutare questo percorso nuovo”.
“Abbiamo detto a Fico che dopo 50 giorni di questa situazione di impossibilità di arrivare a una proposta di governo praticabile, noi siamo ovviamente disponibili a lavorare sul fatto nuovo, la fine di ogni accordo preventivo tra Movimento 5 Stelle e centrodestra. Noi abbiamo lavorato sulla base di uno scenario, quello della nostra sconfitta, se questo fatto nuovo verrà confermato solennemente dopo le parole di Di Maio, questo per noi sarebbe un punto di novità che saremmo chiamati a valutare”.
“L’asse del programma dovrebbe essere quella del Partito democratico, noi siamo seccamente per un lavoro forte e deciso per fare in mondo che l’Italia contribuisca alla scrittura della nuova Europa, ci sono forze che su questo hanno un’idea diversa: confidiamo in un radicale cambio di scenario. Centrale per noi è il rilancio della democrazia rappresentativa, lo sviluppo di politiche per la lotta alle disuguaglianze da fare con un equilibrio della finanza pubblica. Questi sono punti – conclude Martina – che noi abbiamo sempre ribadito, aspettiamo di avere risposte su questi temi fondamentali e propedeutici per ogni tipo di iniziativa”.
POSSIBILE CONVOCAZIONE DIREZIONE PER PROSSIMA SETTIMANA
La direzione del Partito democratico, chiamata in causa dal reggente Maurizio Martina al termine dell’incontro con Roberto Fico alla Camera, potrebbe riunirsi per valutare l’eventuale apertura a un dialogo con il Movimento 5 Stelle, ma non prima della metà della prossima settimana. I contatti, si apprende da fonti parlamentari, sono già stati avviati, in attesa dell’incontro delle 18 tra Fico e la delegazione M5S, ma complice il ponte tra 25 aprile e 1 maggio, che cade di martedì, e le elezioni in Friuli, difficilmente la direzione potrebbe riunirsi prima di mercoledì prossimo.