Paolo Gentiloni in Canada. Il ministro degli Esteri italiano, dopo aver preso parte al Global Fund – fondo speciale per la lotta all’Hiv-Aids, Tubercolosi e Malaria, ha incontrato la comunità di italiani a Montreal. Ne abbiamo già parlato su ItaliaChiamaItalia. Altri particolari sulla visita del capo della diplomazia italiana in Canada ce li offre il quotidiano ‘Il cittadino canadese’, che nel suo servizio sottolinea: "era dai tempi di Franco Frattini che un Ministro italiano non metteva piede a Montreal".
Durante il suo intervento, il titolare della Farnesina ha fatto una riflessione circa la considerazione di cui godono in patria gli italiani nel mondo: "Credo che gli italiani siano profondamente consapevoli di quanto l’emigrazione italiana, anche quella recente composta dai centinaia di migliaia di giovani che stanno studiando o lavorando all’estero, sia importante. Allo stesso tempo – ha osservato ancora – bisogna che noi delle istituzioni, pur nelle difficolta’ del bilancio, ci adoperiamo per rafforzare il lavoro a favore della diffusione della lingua e a sostegno degli organi di rappresentanza".
Il ministro si e’ poi lasciato andare ad un commento dal sapore patriottico: "mi ha colpito il doppio inno, italiano e canadese, intonato dal Coro alpino di Montreal, viva testimonianza di una vera amicizia tra i due Paesi".
Da Gentiloni anche un commento sull’imminente referendum: "un’Italia sull’orlo del precipizio e’ stata salvata da governi che hanno preso decisioni molto difficili. Ora mezzo mondo si interroga se siamo pronti ad andare avanti sulle riforme, oppure abbiamo intenzione di fermarci. Con questa riforma costituzionale riduciamo il numero dei parlamentari – tra i piu’ alti al mondo – e Camera e Senato smettono di essere uno la fotocopia dell’altro".
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