“Il Governo che si presenta a chiedere la fiducia e’ un Governo di responsabilita’, garante della stabilita’ delle nostre istituzioni. E’ un Governo che intende concentrare tutte le proprie energie sulle sfide dell’Italia e sui problemi degli italiani”. E’ l’incipit del discorso con cui il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha illustrato all’Aula della Camera le linee programmatiche del nuovo Esecutivo. “Il Governo non si rivolgera’ certo a quelli del Si’ contro quelli del No, si rivolge a tutti i cittadini italiani”, ha sottolineato Gentiloni.
“Le consultazioni hanno evidenziato l’impossibilita’ di una convergenza generale per un governo di responsabilita’, ne abbiamo preso atto ma ci auguriamo che possano maturare appoggi e convergenze piu’ larghe su singoli provvedimenti”. “Penso che avremo davvero tutti bisogno di una discontinuita’ almeno nel confronto pubblico e sara’ uno dei miei impegni maggiori sul piano personale. La politica, il Parlamento, sono il luogo del confronto dialettico, non dell’odio o della post verità”.
Oltre all’impegno sulla classe media in difficoltà, l’altra priorità che Paolo Gentiloni vuole mettere al centro dell’azione di governo è il Sud: “Dobbiamo fare di più sul Mezzogiorno. La decisione di formare un ministero esplicitamente dedicato alla coesione sociale e al Mezzogiorno non deve far pensare a vecchie logiche del passato. Al contrario: si è fatto molto per il Sud, ma dal Sud e dalla sua modernizzazione può venire la spinta più forte per la crescita della nostra economia”.
“Lascio alla dialettica tra le forze politiche il dibattito sulla durata”. Come dice la Costituzione, “un governo dura fin quando ha la fiducia del Parlamento”. Gentiloni ha spiegato che la prima priorita’ del governo sara’ “l’intervento nelle zone del terremoto”. “Abbiamo avuto una risposta straordinaria ma siamo ancora in emergenza – ha ricordato -, e dalla ricostruzione dipende la qualita’ del programma a lungo termine che abbiamo definito ‘Casa Italia’ e che cerca di lavorare sulle cause profonde dei danni sismici”.
All’agenda delle priorita’, poi, ha continuato, “vorrei aggiungere due grandi questioni su cui a mio avviso non abbiamo dato risposte pienamente sufficienti”. Si tratta “della parte disagiata della nostra classe media, sia nel lavoro dipendente che sulle partite Iva. Deve essere al centro dei nostri sforzi per far ripartire l’economia”. “E poi – ha ribadito – dobbiamo fare molto di piu’ sul Mezzogiorno”.
Un ringraziamento a Renzi: “Il Governo nasce in un contesto nuovo, creato dalla bocciatura del referendum e dalla scelta di dimissioni del presidente Renzi. Questa scelta non era obbligata anche se ampiamente annunciata e averla compiuta è un atto di coerenza che non solo noi del Governo ma tutti dovrebbero salutare con rispetto”.
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