Stop alla revoca della concessione se Autostrada mettesse a disposizione fondi e aiuti per le famiglie delle vittime della tragedia del ponte Morandi? “No, non siamo al mercato”. Matteo Salvini torna sulla questione per fare chiarezza: “Ci sono i morti. Se facesse quello che ha detto di fare, Autostrade farebbe il minimo del dovuto per risarcire in minima parte gli italiani. Ma non siamo li’ a contrattare a fronte di questa tragedia”. “Non cerco vendetta”, aggiunge, “ma l’atteggiamento del governo sarà rigoroso”.
Il ministro dell’Interno fa poi una riflessione: “’Penso che sarebbe doveroso, per rispetto e vicinanza a Genova e ai parenti delle vittime, che anche il campionato di calcio sabato e domenica si fermasse. Non lasciamo sole le squadre genovesi, business e interessi televisivi possono attendere”.
In relazione alla procedura per la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia dopo il crollo del ponte Morandi sulla A10 di Genova, Salvini a Tgcom24 ha spiegato: “Qui c’e’ qualcuno che non ha rispettato il contratto e c’e’ anche qualche mio predecessore che ha firmato una concessione assurda, con clausole assurde, dove i controllori erano i controllati, e si pagano penali non solo per i mancati utili ma anche per i mancati pedaggi”.
In questi anni, continua il numero uno della Lega, “abbiamo permesso che si aumentassero i pedaggi senza che si facessero i lavori. Mi domando se chi ha firmato questi atti lo abbia fatto per distrazione, incapacita’ o altro”.
Dal suo punto di vista, si tratta di “patti vantaggiosi per i privati, che si sono arricchiti, ma non per gli italiani’. Salvini infine mette nel mirino quei documenti sulle concessioni mai resi pubblici: “Parliamo di un contratto secretato, una follia, neanche stessimo parlando di missili nucleari. Pretendo che venga fatto emergete tutto alla luce”.
Salvini si toglie anche un sassolino dalla scarpa e lo fa su Facebook, dove commenta quanto dichiarato da Oliviero Toscani sul crollo del ponte Morandi, nel capoluogo ligure, e sul ruolo della societa’ concessionaria dell’autostrada A10. “‘Il popolo italiano e’ frustrato e infelice’. Parole del fotografo sinistro Oliviero Toscani, che difende i Benetton, azionisti di Autostrade, e dopo la strage di Genova parla di ‘sciacallaggio’. Il silenzio e’ d’oro, caro il mio malpensante di sinistra, e chi ha sbagliato stavolta pagherà”.