Lingua italiana nel mondo ancora sotto attacco. Fucsia Nissoli, deputata eletta nel Nord e Centro America, si dice “preoccupata per una situazione che va avanti da troppo tempo”. In una nota inviata a Italiachiamaitalia.it, la deputata sottolinea: “Le mie preoccupazioni per quanto riguarda la lingua italiana nel mondo cominciavano l’anno scorso e purtroppo continuano ancora oggi, con l’inizio dell’esame della legge delega nelle commissioni riunite Esteri e Cultura”.
Nissoli sceglie Italiachiamaitalia.it per ricordare di avere scritto già nel maggio del 2016 al ministro Stefania Giannini. Ecco come la stessa deputata in quei giorni raccontava lo scambio epistolare con l’esponente del governo.
L’INTERVENTO
di Fucsia Fitzgerald Nissoli – 17 maggio 2016
Oggi ho ricevuto una lettera di risposta dal Ministro Stefania Giannini (vedi la lettera più sotto, ndr), ad una mia sollecitazione sulla questione della riforma della scuola italiana all’estero e della promozione della lingua italiana nel mondo.
“Le assicuro – scrive il Ministro Giannini – che la riforma delle scuole e delle iniziative scolastiche italiane all’estero si muoverà proprio nel solco di quanto espresso nell’ordine del giorno di cui Lei è prima firmataria”.
Mi sembra una indicazione di direzione utile visto che, dopo il varo della legge sulla “buona scuola”, siamo ancora in attesa dell’attuazione della delega. Infatti, come è noto, tale legge ha introdotto anche una delega per il riordino delle attuali norme che riguardano le scuole italiane e la diffusione della lingua italiana all’estero, per realizzare un sinergico coordinamento tra i Ministeri interessati (MIUR e MAECI)!

Si tratta, in sostanza, di effettuare una manutenzione ed un aggiornamento delle normativa esistente per avviare subito dopo in Parlamento quel necessario e non più rinviabile processo riformatore dell’intero sistema della promozione della nostra lingua e cultura nel mondo.
Questo è stato l’obiettivo, sia del mio emendamento, approvato nella legge 107, sia dell’ordine del giorno accolto dal Governo e soprattutto della proposta di legge, che ho presentato recentemente! E l’ho fatto proprio con lo spirito di mettere in moto un autentico confronto e un costruttivo dibattito tra le diverse posizioni, che dovranno trovare un minimo comune denominatore proprio nel dibattito parlamentare!
Non è accettabile invece che, attraverso un decreto legislativo, che di norma deve occuparsi esclusivamente del riordino delle disposizioni esistenti, si facciano passare interventi riduttivi e parziali che stravolgono la nostra rete scolastica e culturale e penalizzano il personale della scuola che è in servizio all’estero e quello in servizio presso le competenti Direzioni del Maeci, di cui si prevede il taglio del 50%. E chissà che fine faranno gli Enti Gestori ed i corsi per i figli degli italiani!?
Per questo ribadisco, nella mia proposta di legge, la necessità di una cabina di regia complessiva, proprio per non limitare ai due ministeri, MIUR e MAECI, l’intera gestione della promozione e della diffusione della nostra lingua e della nostra cultura nel mondo, che deve essere una priorità collegiale del Governo.
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