Il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge di conversione del DL 50/2017 (Manovrina fiscale) contenente, tra l’altro, disposizioni urgenti in materia finanziaria.
L’Assemblea di Palazzo Madama ha confermato con il voto di fiducia al Governo le sostanziali e importanti modifiche apportate al testo originario del Decreto approvato dalla Camera dei deputati. È confermata così la modifica, di cui avevamo già dato notizia, alla disciplina della Voluntary Disclosure con l’inserimento nella legge di riapertura della stessa (n.193 in vigore da dicembre 2016) di una norma che consente di detrarre le imposte versate all’estero anche in caso di omessa presentazione in Italia della dichiarazione o di omessa indicazione dei redditi prodotti all’estero (a condizione però di aderire alla nuova Voluntary Disclosure).
Si prevede, innanzitutto che, se alla formazione del reddito complessivo concorrono redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo, la disciplina del credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero (articolo 165, Tuir) si applica anche in caso di omessa presentazione della dichiarazione o di omessa indicazione dei redditi prodotti all’estero nella dichiarazione presentata. Tale disciplina vale pure per gli inviti a comparire, gli atti di accertamento con adesione e gli atti sanzionatori emanati in virtù della precedente Voluntary disclosure, purché non definiti al momento di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 50/2017.
Per i nostri giovani lavoratori all’estero i quali per non essersi iscritti all’AIRE rischiano l’applicazione di una doppia tassazione in virtù dell’intreccio delle norme nazionali e convenzionali, e di quanto stabilito dall’articolo 165, comma 8, del TUIR, si apre ora lo spiraglio di una “sanatoria”, ancorché onerosa – a causa di possibili sanzioni e interessi da pagare.
La nuova norma dovrà essere illustrata nel merito e nelle modalità da un prossimo decreto attuativo della Presidenza del Consiglio dei ministri (e si presume anche da un provvedimento interpretativo dell’Agenzia delle Entrate).
La Voluntary Disclosure è una procedura di collaborazione volontaria del contribuente che si “autodenuncia” all’Amministrazione finanziaria in merito alle omissioni commesse in merito a redditi esteri non dichiarati e inosservanze sulla disciplina riguardante il monitoraggio fiscale delle attività patrimoniali e finanziarie detenute all’estero.
Desidero tuttavia evidenziare le mie perplessità sui termini della riapertura della nuova Voluntary Disclosure. Essa riguarda infatti i contribuenti che decidono di avvalersi, entro il 31 luglio 2017, della procedura straordinaria di emersione e rientro di capitali per rimediare spontaneamente alle omissioni e alle irregolarità commesse fino al 30 settembre 2016, con la possibilità di integrare l’istanza fino al 30 settembre 2017 con la documentazione e le informazioni richieste.
Certamente per i giovani italiani all’estero in difetto con la normativa fiscale italiana i quali decidono di aderire alla Voluntary Disclosure in seguito all’introduzione della norma succitata, i tempi per mettersi in regola sono molto ravvicinati e potrebbero non consentire una adeguata valutazione dei propri doveri e interessi.
Dobbiamo auspicare che i provvedimenti attuativi siano emanati rapidamente per mettere i nostri giovani (e non solo) nelle condizioni decisionali e procedurali per poter adempiere con cognizione di causa ai loro obblighi fiscali.
Nel frattempo informo che per agevolare il calcolo delle somme da versare, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un applicativo che permette ai contribuenti che aderiscono alla procedura di collaborazione volontaria di calcolare autonomamente le somme dovute al Fisco. L’applicativo è disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia, nella sezione servizi fiscali online – senza registrazione. La procedura, oltre ad effettuare il calcolo delle somme dovute a titolo di sanzioni ed interessi, fornisce le informazioni necessarie per la compilazione del relativo modello di pagamento F24.
Segnalo infine agli interessati l’emanazione della Circolare del 12/06/2017 n. 19 – Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Accertamento, che fornisce chiarimenti sulle novità introdotte dall’articolo 7 del decreto legge n. 193 del 2016 che ha riaperto i termini per accedere alla Voluntary Disclosure.
Marco Fedi, deputato Pd eletto all’estero e residente in Australia
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