Milena Gabanelli, apprezzata giornalista, per anni conduttrice di Report su Rai Tre, a proposito dell’emergenza migranti, su Radio Cusano Campus ha detto: “La situazione è drammatica, io un anno e mezzo fa avevo avvertito che i flussi sarebbero aumentati ma al Ministero mi guardarono come una pazza. Pensate che i trafficanti raccontano ai migranti che il Mediterraneo è un fiume, altrimenti avrebbero paura di partire”.
Questa emergenza secondo la giornalista “è figlia del proprio egoismo personale e dei conti fatti in casa propria. Tutti i Paesi intorno a noi hanno condizioni geografiche favorevoli e le sfruttano. Sta a noi mettere in atto un’idea, un progetto che sia condiviso ma che sia concreto. Anche se si riuscisse a limitare i flussi, dobbiamo pensare a come organizzarli qui e a come ridistribuirli nel resto d’Europa. Il sistema della piccola accoglienza dei comuni è sbagliato, lì vengono mandate persone che non si sa se ne hanno diritto o meno, che non parlano nessuna lingua e però li devi integrare. Quindi il sistema è sbagliato a monte”.
“Basta con le cooperative, le associazioni”, prosegue Gabanelli, “lo Stato deve prendere in mano la situazione, assumendo 30mila persone, organizzando grandi centri con grandi spazi, tutti devono essere occupati dalla mattina alla sera, facendo corsi di formazione, corsi di lingua, con tutta l’assistenza psicologica necessaria. E’ anche un investimento sul futuro, sociale ed economico. Se noi facessimo il lavoro sporco, ovvero l’identificazione e l’informazione, gli altri stati europei accetterebbero di prendere la loro quota di migranti. Il nostro attuale sistema di accoglienza non è organizzato in modo tale per cui puoi pensare di andare a battere i pugni a Bruxelles”.
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