Luigi Di Maio su Facebook compie l’ennesima capriola: “Io spero che, se si deve andare al voto, si vada il primo possibile. Sono cambiate le forze in campo, tante persone mi dicono che la prossima volta ci voteranno e tante che mi dicono di provare a fare un governo”.
“Se ci dobbiamo trovare con Cottarelli che non prenderà neanche un voto al Parlamento, solo perché c’era un ministro che non andava bene al Quirinale, c’è qualcosa che non va: troviamo un nome altrettanto eccellente di quello di Savona, e lasciamo Savona nel governo in un’altra posizione“.
“Secondo me se questa XVIII legislatura deve lasciare un ricordo agli italiani deve essere con un governo politico”.
Matteo Salvini, tuttavia, sembra non voler rinunciare a Savona. “Sono un uomo paziente, ma la mia pazienza è quasi finita”, dice il leghista: “Se mi tirano via anche un solo uomo di quella squadra di governo, il governo non ha senso che esista. C’e’ quel programma e quella squadra, se vanno bene ci mettiamo la faccia e lavoriamo. Se qualcuno per i motivi piu’ bizzarri non va bene all’Europa, a Berlino, ai mercati, alla Merkel e alle banche, cosa possiamo farci?”. “Io sono ancora nel mood per cui spero che ci sia un governo che risponde al voto dei cittadini. Ma non fatemi anticipare quello che e’ nelle mani di altri”.
“Se mi bloccano adesso girero’ tutta Italia per chiedere fino all’ultimo voto e avere la maggioranza per fare da solo quello che in questo momento non ci fanno fare. Sono le ultime ore. Vediamo cosa ci aspetta”.
Poi però si apre uno spiraglio: “Di Maio propone di mettere un’altra persona all’Economia al posto di Savona? Parliamone”.
Luigi Di Maio parla del tentativo fallito di formare un governo gialloverde: “Era tutto pronto ma ci è stato detto di no”.
Intervistato da Fanpage ricorda l’appuntamento a 5stelle previsto in piazza a Roma, ma non solo, per il 2 giugno, “una chiamata pacifica a tutti i cittadini che vogliono incontrarsi e ricordare il valore della nostra Costituzione, della nostra Repubblica e della nostra sovranità”. “Quello che non è partito era un governo votato dal popolo”.
Con la Lega “non abbiamo fatto una alleanza e non stiamo facendo un’alleanza. Abbiamo portato avanti un contratto di governo in cui abbiamo messo i punti sui quali eravamo d’accordo. Il M5s alle elezioni è sempre andato da solo, noi e la Lega siamo forze politiche alternative e io spero di avere l’autonomia per governare da solo, anche perché le percentuali cambieranno. Ovviamente se così non fosse, c’è il contratto che volevamo realizzare e spero che si possa fare in futuro”.
Savona? “E’ molto probabile che il suo nome in qualche modo ritorni nel dibattito pubblico, anche perché – conclude – è diventato un simbolo di quella battaglia sulla sovranità, una vicenda più grande dei semplici nomi”.