“Una politica di Stato onesta è il saggio impiego delle meschinità individuali per il bene pubblico”. (Abraham Lincoln)
“L’Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole. Onestà tedesca ovunque cercherai invano, c’è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina; ognuno pensa per sé, è vano dell’altro diffida, e i capi dello Stato, pure loro, pensano solo per sé”. (Johann Wolfgang Goethe)
“Un governo d’onesti è come un bordello di vergini”. (Roberto Gervaso)
“L’onestà è la miglior politica, ma è importante ricordare che evidentemente, per eliminazione, la disonestà è la seconda miglior politica”. (George Carlin – comico statunitense)
COSA VOGLIONO BERLUSCONI E SALVINI?
Silvio Berlusconi e Matteo Salvini trarrebbero vantaggi dall’avere comportamenti più persuasivi, e coinvolgenti, verso i loro elettori. Detesto ambiguità e machiavellismi della politica italiana. Come, peraltro, milioni di cittadini che, anche per questo motivo, il giorno delle elezioni preferiscono restare a casa.
DA ANDREOTTI, LA POLITICA DEI DUE FORNI
Per me, è assolutamente incomprensibile l’approccio alla campagna elettorale dei due maggiori esponenti del centrodestra. Dicono che a tutti e due stia a cuore la scelta di Giulio Andreotti, machiavellico impareggiabile: “Se posso comprare il pane da due fornai, perché dovrei rivolgermi a uno solo?”.
E ORA FORZA ITALIA E LA LEGA…
Traduzione… Berlusconi da una parte cerca di compattarsi con Lega e Fratelli d’Italia. Dall’altra fa capire – in Europa lo ha detto chiaro e tondo – che è pronto a garantire un governo senza estremismi, cioè senza Salvini. Idem Matteo: da una parte è una colonna del centrodestra, dall’altra contesta ogni giorno il Cav ed è pronto a mollarlo, se il risultato glielo consentirà.
É UN FRENO PER TUTTI E DUE!
Ebbene: sbaglierò, ma penso che la politica dei due forni tolga voti, potenzialmente nuovi e diversi, sia a Berlusconi sia a Salvini. E c’è chi dice che addirittura abbiano già scelto: Silvio sarebbe pronto a un governo di larghe intese, Matteo pronto a puntare su altre alleanze. Sono stato tra i primi, mesi fa, a parlare dell’ipotesi, post elettorale, di un’intesa tra Lega e Cinquestelle. Oggi se ne parla dovunque e al voto manca meno di un mese. Mi chiedo; se è così, perché non parlarne apertamente? Per paura di perdere voti? A me sembra che il timore dovrebbe esistere per ragioni esattamente opposte.
FURBIZIE E INCIUCI ESASPERANO MEZZA ITALIA
Penso che molti italiani, tra i milioni di indecisi, gradirebbero una proposta più ferma e chiara. La stagione andreottiana appartiene a un’altra epoca. Oggi è sotto gli occhi di tutti il rifiuto di giochetti dietro le quinte, tatticismi, furbizie, compromessi e relativi inciuci.