In linea con la richiesta presentata da parte della Comunità Italiana in Argentina, la legislatrice Graciela Ocaña ha presentato un progetto di legge per far tornare nel suo luogo originario il monumento a Cristoforo Colombo, che era stato installato presso la piazza situata dietro la sede del governo, da dove fu tolto per collocare al suo posto una statua di Juana Azurduy, su richiesta dell’ex presidente Cristina Fernández.
L’iniziativa ha come obiettivo di coinvolgere l’esecutivo “nella fase di ricostruzione e ricollocazione del monumento a Cristóforo Colombo nello stesso luogo in cui era situato originariamente, anzi, in una sede delimitata tra la Vie La Rábida e la Casa Rosada – sede di governo, garantendo così la salvaguardia del patrimonio storico e culturale della nostra Cittá”.
Il monumento a Colombo fu donato dalla Collettività Italiana residente in Argentina in commemorazione della festa del Centenario della Rivoluzione di Maggio del 1810. Le misure del Monumento sono notevoli: 26 metri di altezza ed un peso stimato di piú di 623.000 chilogrammi. La sua costruzione fu effettuata dal rinomato scultore florentino Arnoldo Zocchi.
“Premesso che il monumento fu concepito per essere eretto specificatamente nella piazza che porta il suo nome, e che costituisce un’opera d’’arte che rappresenta l’idiosincrasia della società locale, dobbiamo garantire la sua salvaguardia, il suo restauro e la sua valorizzazione, in quanto il suo stato di attuale abbandono ci preoccupa”, cita il progetto.
“La sua struttura doveva essere eretta in una banchina di fronte all’aeroporto, come nell’accordo sottoscritto tra il Governo della Cittá e quello Nazionale, che ne ordina la ricollocazione, che non é mai avvenuta. Le parti che formano l’opera sono esposte alle intemperie nella zona costiera”.
“Poiché il governo di Cristina Fernández de Kirchner non è piu vigente, crediamo che debba essere garantito il trasferimento del monumento al suo luogo di origine, in attesa della risoluzione del ricorso portato avanti dalla collettività italiana di Buenos Aires per la conservazione e salvaguardia del monumento, che ha un valore inestimabile per la nostra città”, aggiunge la legislatrice.
Eugenio Sangregorio, presidente USEI – Unione Sudamericana Emigrati Italiani, è tra coloro che più di altri si sono battuti per ridare al monumento a Colombo il posto che gli spetta: “Colombo per tanti italiani di Argentina è un simbolo, di italianità, di identità, di passato e futuro. Come USEI continueremo ad impegnarci affinchè al monumento a Colòn venga presto riconsegnata la posizione che merita, perché lo dobbiamo – conclude Sangregorio – alla nostra Storia e ai connazionali e discendenti di italiani che vivono in terra argentina”.
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