Matteo Salvini protagonista nel pomeriggio di martedì primo agosto al Caffè della Versiliana a Marina di Pietrasanta. Il leader della Lega non perde tempo e attacca subito Matteo Renzi: “Non riesce a controllare un partito, figuriamoci se è in grado di governare un Paese”. E poi legge elettorale: “Ne vorrei una come quella di Comuni e Regioni”.
“Noi siamo trenta su novecento, quindi quello che fanno i parlamentari della Lega riguardo alla riforma elettorale non e’ esattamente vincolante. Dipende da Renzi, Grillo e Berlusconi che hanno i grandi numeri, se si mettono d’accordo. Io ribadisco: fate la legge elettorale che volete voi e poi facciamo votare gli italiani. Io preferirei una legge elettorale chiara e trasparente, di quelle che la domenica sera si sa subito chi ha vinto e chi ha perso. Come quella dei Comuni e delle Regioni”.
Salvini ribadisce di essere pronto a governare, forte dei consensi in crescita per il suo partito e dell’ultimo sondaggio di Ipsos che lo colloca in vetta tra i leader piu’ amati: 31% per lui, mentre Silvio Berlusconi si ferma al 24%.
Sul vincolo di mandato per il parlamentare: “Quando c’e’ stata la riforma della Costituzione poi bocciata al referendum avevamo proposto a Renzi una norma di buon senso e di giustizia che riavvicinerebbe molta gente al voto. Una modifica costituzionale che reinseriva un concetto semplice: se vieni eletto in quel partito e se poi cambi partito, molli la poltrona e ti dimetti. Ma quella norma non l’hanno voluta inserire”.
Guardando alla Francia: “Ho tifato Marine Le Pen alle elezioni francesi con tutto me stesso, ritenevo e ritengo che Marie Le Pen sarebbe stata la miglior presidente per i francesi. Ma prendo atto di una cosa: Macron e’ coraggioso, difende gli interessi del suo paese, quindi non me la prendo con Macron che mette l’esercito a Ventimiglia o nazionalizza una grande azienda perche’ difende posti di lavoro e gli operai francesi. Mi stupisco piuttosto del governo italiano che non piu’ tardi di due anni fa ha regalato 300 chilometri quadrati di mar Tirreno al governo francese senza che nessuno ne sapesse niente”.
In caso di un accordo tra il centrodestra e Alfano alle prossime elezioni in Sicilia quale sarebbe la posizione della Lega? Alla domanda il leader del Carroccio risponde così: “Spero che Berlusconi che e’ stato e continua ad essere un grande, abbia fatto tesoro dei suoi errori, di aver sostenuto i governi Monti, Letta, Renzi. Spero che tre errori facciano una prova e non arrivi al quarto errore”.
Miccichè intanto a Roma incontra Alfano proprio per disegnare il futuro in Sicilia. Salvini taglia corto: “Incontrare Alfano è una gran perdita di tempo. Chi sta governando con Renzi e sta reggendo il moccolo al Pd non avrà mai niente a che fare con la Lega, col centro-destra”. Insomma con tutti tranne che con Alfano perchè, ribadisce, il programma per governare “non prevede vecchi riciclati”. “Dove c’è Alfano non c’è la Lega”, sottolinea il Matteo padano: un messaggio indirizzato a Silvio Berlusconi, chi ha orecchie per intendere intenda.
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