Dall’incontro tra la tutela dell’ambiente, il rispetto della cultura del posto, lo sviluppo economico locale e la soddisfazione del turista nasce l’ecoturismo sostenibile, pratica condivisa dal 48% degli italiani che premiano le scelte responsabili adottate da strutture e località turistiche. Dalle stelle di Hollywood alle iniziative verdi degli imprenditori del Bel Paese, il turismo eco-friendly sta spopolando soprattutto tra i giovani.
Attenzione al consumo di risorse, utilizzo di fonti rinnovabili, alimentazione biologica e a km zero e forme di mobilità condivisa. Sono solo alcune delle buone pratiche che decretano il successo di strutture e località turistiche, apprezzate dal 48% degli Italiani che vogliono adottare, anche in vacanza, azioni rispettose per l’ambiente. Sono infatti numerosi i progetti italiani e internazionali orientati al turismo sostenibile e all’ecoturismo a dimostrazione che si tratta di un trend in forte crescita. Non a caso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2017 Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo. Sull’esempio di vip come Leonardo DiCaprio,impegnato nella realizzazione di un eco-resort, anche albergatori e imprenditori diventano più green, intraprendendo azioni a impatto zero che riscontrano interesse principalmente tra i giovani (58%), provenienti dalle grandi città come Milano (57%) e Roma (52%).
È quanto emerge da uno studio promosso da Espresso Communication per ConLegno, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1200 persone tra i 18 e i 65 anni, attraverso un monitoraggio sui principali social network, blog, forum e community, oltre al coinvolgimento di un panel di 15 docenti universitari, per indagare quale sia il rapporto degli italiani con le vacanze ecosostenibili.
Qual è l’identikit dell’ecoturista? Il 56% delle donne e il 40% degli uomini ha dichiarato di prestare maggiore attenzione all’ambiente quando vanno in vacanza. Tra di loro la maggior parte ha un titolo di studio medio-alto (71%) e un’età compresa tra i 18 e i 30 anni (58%), mentre la percentuale scende al 52% tra i 31 e i 50 anni e al 34% tra gli over 50. Infine i turisti amici dell’ambiente provengono principalmente dalle grandi città. In testa Milano (57%), seguita nella top 5 da Roma (52%), Bologna (51%), Firenze (50%) e Torino (49%).
IL DECALOGO DEGLI ESPERTI DA ADOTTARE PER DIVENTARE UN ECOTURISTA CONSAPEVOLE:
1. Rispettare la raccolta differenziata del luogo nel quale si soggiorna
2. Preferire ristoranti che presentano nel menù prodotti biologici del territorio
3. Raggiungere, se possibile, le località di villeggiatura in treno o sfruttando il car sharing
4. Acquistare prodotti a km zero direttamente dal produttore
5. Prediligere le attività outdoor per entrare in diretto contatto con la natura praticando anche sport come trekking, ciclismo, equitazione e canottaggio
6. Programmare escursioni in aree archeologiche e borghi storici per conoscere le tradizioni autoctone affidandosi a guide del posto
7. Acquistare souvenir che valorizzino l’artigianato locale
8. Chiedere ospitalità ai proprietari di aziende agricole e piccole realtà artigianali per calarsi nello spirito del luogo e imparare a svolgere piccole attività
9. Alloggiare in strutture localizzate a distanza sostenibile dalle spiagge e dalle aree protette
10. Soggiornare in agriturismi, campeggi o affittare una casa nell’entroterra generando una fonte di reddito per i locali e favorendo lo sviluppo sostenibile della zona
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