Una domenica dal forte sapore politico quella appena trascorsa, iniziata con l’intervista di Silvio Berlusconi al Corriere e quella di Matteo Renzi a Repubblica. Da una parte l’ex premier si lecca le ferite dopo la sconfitta al referendum, ammette i propri errori e si prepara a rilanciare il Pd da segretario del partito. Dall’altra il Cavaliere si ricandida premier e dice di essere pronto a vincere le prossime elezioni. Ma spiega anche che la situazione politica attuale è assai particolare, con tre poli che si equivalgono e dunque per governare ci sarà bisogno di una “intesa” tra le forze più moderate del Paese, contro ogni tipo di populismo. Evidente la mano tesa del Berlusca a Renzi. Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi causano reazioni politiche a non finire, soprattutto in ambito centrodestra.
Matteo Salvini non perde tempo. “Renzi e Berlusconi intervistati, lo stesso giorno, su Repubblica e Corriere. Non escludono accordi e intanto votano Salva-Banche. Voto subito!”, cinguetta su Twitter il leader della Lega Nord.
Angelino Alfano non è sorpreso dal comportamento dell’uomo di Arcore. “Non v’è chi non veda che Berlusconi mette in conto di governare con il Pd nella prossima legislatura”, ha detto il ministro degli Esteri e leader Ncd nel corso di ‘In mezz’ora’ su RaiTre. Alla domanda su cosa pensa che intenda fare Renzi a proposito di un’alleanza del genere, Alfano replica: “Renzi si muove in una logica chiara: evitarla se possibile, farla se necessaria“. L’ex titolare del Viminale ha sottolineato, inoltre, che rispetto a Fi, che ora punta a governare con il Pd, “ossia quello che facciamo noi, non c’è chi ha tradito, ma c’è chi ha capito prima”.
Renato Schifani, senatore di Forza Italia, commenta: “Il presidente Berlusconi è pronto a dare ancora una volta un importantissimo contributo a Forza Italia e al progetto del centrodestra, confermandosi come unico soggetto capace di aggregare attorno a sé il popolo dei moderati. Il nostro obiettivo primario è quello di dare vita a una legge elettorale che dia rappresentanza alle sensibilità presenti nel Paese: il modello proporzionale e’ il modello base che il Parlamento deve assumere come strumento per dare vita alla nuova legge. I premi di maggioranza sconsiderati minano la credibilità della politica”.
Per Gianfranco Rotondi, segretario nazionale di Rivoluzione cristiana, è un bene che Berlusconi “abbia posto la ricandidatura alla guida del Paese. Sono mesi che alcuni di noi invocavano questo fattore di chiarezza. Abbiamo chiuso la pantomima dei successori e, con Berlusconi in campo, la lista collegata alla sua candidatura prenderà un voto più di tutte le altre”.
Rocco Buttiglione, capogruppo Udc alla Camera, dà ragione al Cav “quando dice che il sistema politico italiano si può governare solo con una grande coalizione. E per fare una grande coalizione è bene che ciascuno si presenti agli elettori con le proprie idee, i propri valori ed i propri programmi per prendere i propri voti. Dopo, a secondo del risultato elettorale, si crea la coalizione che deve governare la legislatura”. C’è chi è pronto a scommettere che alla fine andrà proprio così.
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