Il centrodestra gongola. Davanti ai risultati dei ballottaggi, ciascuno lavora per tirare l’acqua al proprio mulino. Vero è, tuttavia, che la vittoria del centrodestra è stata netta. E infatti si ritorna a parlare di alleanza tra Fi, Lega e Fdi.
Giovanni Toti, governatore azzurro della Liguria: “Io penso che sarebbe l’ora di decidere di stare insieme come centrodestra, per costruire un’alleanza stabile che guardi anche al lungo periodo”.
Silvio Berlusconi, commentando l’esito delle amministrative, in una nota dichiara: “Da questi risultati il centro-destra può partire in vista della sfida decisiva per tornare a guidare il Paese, sulla base di un programma condiviso, che in larga parte già abbiamo, e di una coalizione fra forze politiche diverse, caratterizzata da un chiaro profilo liberale, moderato, basato su radici cristiane, secondo il modello di centro-destra vincente in tutt’Europa e oggi anche in Italia”.
Davanti alle parole “moderato” e “liberale”, Matteo Salvini, leader della Lega, commenta: “Io sono un moderato e un liberale, viva i moderati, i liberali, i meno liberali, i meno moderati. Cerco di risolvere problemi. Non sto a vecchie formule, non metto puntini sulle i. Ognuno e’ libero di ringraziare chi vuole e festeggiare come vuole”.
Berlusconi dunque si dice “molto soddisfatto del risultato delle elezioni comunali, ma prende le distanze dalla destra sovranista. E ribadisce a modo suo di essere contrario alla lista unica, preferendo tenersi aperte più strade, compresa la corsa solitaria, possibilmente con una legge di tipo proporzionale. E’ proprio quello che vorrebbe l’uomo di Arcore.
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