Oggi il governo australiano ha confermato “con profondo dolore” la morte di Julian Cadman, bambino di 7 anni, nell’attentato di Barcellona, durante il quale è stata ferita anche la madre.
Julie Bishop, ministro degli Esteri australiano, in una nota ha spiegato: “Ci teniamo in stretto contatto con la famiglia, che ha chiesto la privacy in questo momento difficile e terribile e chiede ai media di rispettare questa richiesta”.
“Julian era un bambino molto bello, curioso ed energico, buono e generoso”, ha detto Greg Whitby, direttore esecutivo della diocesi di Parramatta, Sidney occidentale.
La famiglia del ragazzo ci ha tenuto a ricordare che Julian “era amato e adorato membro della nostra famiglia”, “siamo fortunati ad averlo avuto nella nostra vita, il suo sorriso resterà nei nostri cuori, non lo dimenticheremo mai”.
Il padre del bambino è arrivato sabato a Barcellona dall’Australia e, accompagnato da un team di psicologi, ha l’identificazione del bimbo morto. Oltre un centinaio di australiani sono morti negli ultimi anni in attacchi in Australia e all’estero, tra cui New York nel 2001, Bali nel 2004 e quello rivendicato dallo Stato islamico nel London Bridge e Las Ramblas a Barcellona.
I familiari del bambino hanno apprezzato l’aiuto internazionale dato per trovare il piccolo, anche attraverso campagna sui social network. Una pagina Facebook creata per la ricerca di Julian ha ricevuto messaggi di cordoglio da tutto il mondo, e personalità come il cantante inglese Geri Halliwell o l’atleta australiano Tamsyn Manou Lewis hanno espresso le proprie condoglianze attraverso i social.
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