Mentre alcuni eletti all’estero, anziché lottare per difendere i nostri diritti a Roma, scrivono lettere aperte al governo chiedendo più attenzione per gli italiani nel mondo, per giunta dopo avere ripetutamente votato a favore di provvedimenti contrari all’interesse dei connazionali, il MAIE lavora in Parlamento e sul territorio. E a differenza di altri non lo fa da oggi, ora che le elezioni si avvicinano, ma da sempre.
Se il nostro movimento politico sarà in grado di aumentare la propria presenza a Roma, se i candidati del MAIE avranno la fiducia degli elettori, una volta in Parlamento si batteranno fin dal primo giorno per gli interessi degli italiani in Nord e Centro America e in tutto il mondo.
I parlamentari del MAIE non faranno lettere aperte da diffondere ai giornali e sui social a pochi mesi dal voto, ma lotteranno, protesteranno dentro e fuori il Parlamento – come del resto il MAIE fa da sempre – per garantire ai connazionali servizi consolari efficienti e tempi di attesa dignitosi per un rinnovo di passaporto o una pratica di cittadinanza; come Movimento politico Associativo Italiani all’Estero ci batteremo affinchè vengano date maggiori risorse alla diffusione della lingua italiana oltre confine, perché la nostra cultura è la nostra vera ricchezza. Lavoreremo affinchè alla rete delle Camere di commercio italiane nel mondo vengano dati i fondi necessari per poter lavorare al meglio nella promozione del made in Italy e nella internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. Ci batteremo con coraggio per eliminare l’Imu sulla prima e unica casa in Italia degli italiani all’estero, gli unici a pagare ancora questa odiosa e iniqua tassa.
Sono soltanto alcune delle cose che ci impegniamo a fare. Ma sono tutte cose che chi ci ha rappresentato finora in Nord e Centro America non è stato capace di ottenere. Anzi: i nostri rappresentanti sono stati sempre complici di quei governi succedutisi negli ultimi anni che hanno ridotto ai minimi termini la rete consolare, tassato i connazionali e tagliato fondi ai capitoli di spesa che più da vicino riguardano gli italiani oltre confine.
Ma la cosa più importante, forse la più importante di tutte, che il Movimento politico Associativo Italiani all’Estero intende garantire fin d’ora, è che il MAIE non appoggerà MAI E POI MAI un governo che operi in maniera contraria agli interessi dei 5 milioni di italiani residenti all’estero, come invece hanno fatto, purtroppo per noi, anche i parlamentari eletti nella nostra ripartizione elettorale.
Gli italiani del Nord e Centro America hanno capito che i partiti tradizionali rappresentano il passato; dopo tutto quello a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni, destra e sinistra non hanno più alcuna credibilità. Cari italiani all’estero, è arrivata l’ora di dire basta. Dovete scegliere. Il MAIE è realmente l’unico movimento politico in grado di garantire la difesa dei diritti degli italiani nel mondo, i vostri diritti, in Parlamento. Questo è ciò che faranno gli eletti nel MAIE una volta a Roma.
*dirigente MAIE, Vicepresidente Casa de Italia di Santo Domingo, Consigliere Comites di Panama
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