Luigi Di Maio, ospite di Porta a Porta, parla dell’attuale situazione politica italiana. Oggi il candidato premier del Movimento 5 Stelle si è sentito con il leader della Lega, Matteo Salvini, con il quale – spiega lo stesso Di Maio – esiste “un’interlocuzione istituzionale molto serena al di la’ dei comunicati stampa che ci scambiamo”.
“La Lega? Io comprendo che loro stiano in una coalizione, ma questa è nata solo perché c’era una legge elettorale che nei collegi invogliava a mettersi insieme. La Lega di Salvini in Parlamento ha votato il 70 per cento delle volte in maniera diversa da Fi. Io non sto chiedendo un parricidio”.
“Il M5S non voterà mai la fiducia a un governo con Salvini premier che ha la fiducia di Meloni e Berlusconi”. “La presidenza del Consiglio dei ministri al M5S non è in discussione. Il contratto di governo è lo strumento sul quale siamo pronti a discutere. Ma l’idea che noi prendiamo un mister X e dimentichiamo gli 11 milioni di voti non è praticabile”.
Di Maio annuncia di avere deciso “di avviare un comitato scientifico sull’analisi dei programmi elettorali e domani nominero’ il professor Giacinto Della Cananea, dell’Universita’ di Tor Vergata, per chiedergli un’analisi dei programmi per capire gli obiettivi convergenti e fare un primo passo”. Fatto questo, si inizierà a lavorare – almeno nelle intenzioni del grillino – con il partito, tra Pd e Lega, con il quale ci saranno più obiettivi in comune, “noi siamo pronti”.
Il guaio è che Di Maio non è l’unico a dirsi pronto a governare. Ma lui non molla e punta dritto dritto a palazzo Chigi: “Passo di lato? Non concepisco questo discorso. In questi giorni sto sentendo nomi come Cantone, Cottarelli, Severino… Persone che gli italiani non hanno votato”.
PD SI STA RINNOVANDO, MA PER ORA RISPOSTE SBAGLIATE
“Ho proposto un contratto al Pd non per ricostruire il vecchio apparato di potere; quello che ci siamo detti in questi anni resta, ma so che c’e’ un processo interno e io guardo a questo. C’e’ un processo di evoluzione interno nel Pd in cui mi dicevano volevano avviare un rinnovamento anche sulla scorta del risultato del 4 marzo: e’ anche a quel riferimento che io guardo, un partito nel suo insieme che sta avviando il rinnovamento”.
“Le risposte che ho ricevuto in questi giorni, e mi sento rispondere anche con dell’ironia, non credo siano giuste, oltre che irresponsabili. È un modo di rispondere, rispetto a questo momento, che e’ ingiusto e allora io non ci sto”.
“Stiamo provando a formare un governo del cambiamento, abbiamo avuto un risultato straordinario, sentiamo la responsabilita’ di mettere insieme delle forze politiche su un contratto di governo che tenga al centro i problemi degli italiani”. “Avrei tutti i vantaggi di andare al voto come M5S, ma non faccio il fenomeno”.
Nell’interlocuzione tra i partiti “ci sono dei passi in avanti che voglio esporre al Presidente della Repubblica”.
IL POST SUL BLOG
“La garanzia che vogliamo dare agli italiani per il rispetto di questo contratto” di Governo o con la Lega o con il Pd “è che il capo del Governo sarà quello più votato dagli italiani con 11 milioni di voti. È finita l’epoca dei premier non votati da nessuno che non devono rendere conto a nessuno. Voglio prendermi l’onere di guidare il Governo del cambiamento perché trovo che sia profondamente giusto che il governo debba rendere conto ai cittadini”. Lo scrive il leader del M5s Luigi Di Maio sul Blog delle stelle.
“Sono disposto a metterci la faccia – aggiunge – perché se un Governo nascerà sarà un governo per cambiare davvero, non per tirare a campare. In questi giorni, in queste ore stiamo seguendo con rispetto le evoluzioni in atto nei due schieramenti. Sono fiducioso che presto le cose si muoveranno perché gli italiani ci guardano e nessuno può permettersi di deludere le loro aspettative”.